Inps e trattamento di fine servizio: "Rischio di perdere una caparra da 2 mila euro per una Pec"
Pensionato dal 1 febbraio u.s. Ho atteso 4 mesi e mezzo per ricevere la quantificazione del Trattamento di fine servizio da parte dell'Inps (utile per ottenere l’anticipo da parte di una banca). Ma questo non basta perché la banca ha bisogno della "presa d’atto" da parte dell’istituto previdenziale affinché eroghi il denaro. Sono passati 38 giorni da quando ho richiesto in banca la pratica, ma l’inps non ha ancora inoltrato la presa d’atto. Ad oggi mi rimangono circa 10 giorni per non perdere una caparra di 2.000 euro per l’acquisto di un bene personale.
Sono indignato perché sono venuto a sapere che un mio ex collega ha perso una caparra di 16 mila euro per l’acquisto di un appartamento per il figlio, in quanto è in attesa anche lui dell’ agognata "presa d’atto", la cui richiesta presso una banca è stata inoltrata ad aprile. Voglio precisare inoltre che per l’Istituto la presa d’atto consiste nel rispondere ad una Pec, non serve effettuare ulteriori controlli in quanto questi sono già stati espletati per fornire la certificazione della quantificazione del trattamento di fine servizio. Non so cosa fare, se non rivolgermi agli usurai. Ritengo ciò vergognoso.