Degrado, sporcizia e il patrimonio Unesco
Non siamo a Kabul e neppure a Mosul, ma sembra uno scenario di guerra. Oggi, primo gennaio 2016, come sempre, la via Mongitore e la zona intorno all'ospedale dei Bambini, il più grande della Sicilia, appaiono come una terra desolata. La spazzatura addossata lungo la recinzione che costeggia la scuola elementare Nuccio si accumula per settimane, prima che intervengano le ruspe a rimuoverla, insieme all'asfalto, al marciapiede ed a pezzi di muro.
L'ospedale è a due passi, mentre sullo fondo transitano i turisti, lungo il percorso arabo normanno, per ammirare Porta Mazzara, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, San Giuseppe Cafasso e, pochi metri più in là, il Palazzo Reale e la sede della Presidenza della Regione Siciliana. No, non siamo a Kabul... forse neanche nel Bronks, come qualcuno ha scritto sul paletto della segnaletica stradale all'ingresso del vicino Mercato storico di Ballarò... siamo semplicemente a Palermo, una delle città più belle del Mediterraneo. Ringraziamo la Rap, il sindaco, la polizia municipale e gli altri organi preposti ai controlli, i dirigenti che organizzano il lavoro e per ultimo, ma non ultimi, i "delinquenti della munnizza", per il pessimo servizio reso alla nostra città.