Largo Gibilmanna nel degrado: comitato all'attacco: "Invieremo dossier a Mattarella"
Il comitato pro Largo Gibilmanna sta preparando un "dossier" che invierà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel quale si esprime rabbia e indignazione per le condizioni in cui versa Largo Gibilmanna, completamente abbandonato a se stesso, dove diritti fondamentali e basilari come la semplice pulizia della strada, il regolare svuotamento dei cassonetti, la cura del verde, sono di fatto da considerarsi come una cortesia da chiedere continuamente all'amministrazione cittadina. Bisogna continuamente segnalare alla Rap i continui disservizi e le risposte sono sempre tardive e, come nel caso attuale, disattese. Il degrado è proprio sotto gli occhi dei bambini che frequentano la scuola Maritain, che dovrebbero trovare un ambiente accogliente e rispettoso della legalità, invece si ritrovano i cassonetti della spazzatura, quasi difronte all'ingresso della scuola, sempre stracolmi e attorniati da cumuli di rifiuti di ogni genere (vedasi foto allegate). Sembra proprio che l'accoppiata inciviltà di alcuni cittadini e il disservizio della Rap sia proprio disastrosa. Il sabato si svolge il mercato rionale. Mai un vigile urbano a controllare, a verificare la regolarità delle postazioni e gli eventuali abusivi. E noi, residenti, siamo praticamente intrappolati e non possiamo usare i mezzi neanche in caso di emergenza. Finito il mercato, la Rap si limita allo spazzamento della strada, ma non osa entrare nella zona verde - che pure si sporca e viene invasa da scatole e varie altre cose lasciate dagli ambulanti -- dicono che a loro non compete. Solo dopo mesi di segnalazioni, e dopo che la villetta diventa una foresta con i cespugli che superano in altezza le case, allora si ottiene la cortesia di un intervento. Dove sono finite le promesse di riqualificazione? A chi appartiene l'area verde che ospitava le palme (la zona cosiddetta Palmeto) prima che fossero abbattute per il punteruolo? Se non appartiene a nessuno allora si dica, ma se è un'area pubblica, il Comune è tenuto ad occuparsene. A nulla sono valse le segnalazioni indirizzate al sindaco e, per ultimo, al presidente Rap Roberto Dolce, che speriamo si dimetta al più presto per evidenti incapacità gestionali.