Isola delle Femmine, ruggine e baracche distrutte deturpano la costa
"Chi si reca ad Isola delle Femmine, antico borgo marinaro in provincia di Palermo, per ammirare il suo splendido litorale caratterizzato da una natura selvaggia e dal mare cristallino, ricadente nell'area naturale marina protetta "Capo Gallo/Isola delle Femmine", rimane ben presto stordito nel vedere gli sfregi che ha subito da uomini senza scrupoli", segnala un citadino, Giovanni.
Costruzioni fatiscenti sono abbarbicate sugli scogli, e più giù, fin sulla spiaggia, baracche semidistrutte ed abbandonate, simili ad accampamenti di fortuna. Tutto recintato da grate coperte di ruggine, che danno al visitatore l'immagine di un abbandono e degrado che si trascinano da molto tempo. Chi ha dato le autorizzazioni per costruire questi pseudo stabilimenti balneari su una spiaggia protetta? Chi ha dato i permessi per ricoprire gli scogli e la spiaggia con capanni e inferriate?
Il Consorzio della Regione Siciliana che ha in gestione l'area, con il supporto della Capitaneria di Porto, ha fra i suoi obiettivi quello di promuovere lo sviluppo socio-economico di quel territorio, preservando le caratteristiche naturali dell'area. Ma che sviluppo ci può essere in una zona che appare come una periferia abbandonata? Cosa si aspetta per smantellare quelle orribili costruzioni e per riportare questi luoghi alla loro bellezza originaria? Solo preservando la bellezza del territorio possiamo sperare di incentivare il turismo che, lo sappiamo bene, é l'unica risorsa che potrebbe salvare la nostra economia".