Credo che finito tutto scriverò un libro! Giorno 15 novembre mi sono recata con mio padre e il mio compagno a effettuare il tampone al Drive in della Fiera. Esito positivo per me e mio padre, ma negativo per il mio compagno. Stiamo momentaneamente nella stessa abitazione: io e mio padre in isolamento in una stanza, il mio compagno negativo e mia mamma che non ha mai fatto tampone e che non ha mai avuto sintomi nel resto della casa. Situazione che obiettivamente ci sta logorando un po. Dopo infinite chiamate all'Asp di competenza e due email alla quale non abbiamo avuto mai risposta, ancora aspettiamo l'esito del tampone molecolare di giorno 15.
Nessuno ha mai chiamato per capire come stiamo e se e quando verrà qualcuno. In isolamento ho saputo di essere incinta con tutte le complicazioni del caso: non posso uscire per fare gli esami e non può venire nessuno per farmi un esame del sangue. Siamo circondati da gente incompetente. Si parla tanto di prevenzione, di numeri di emergenza da chiamare.Tante parole inutili. Essere abbandonati a sé stessi e prigionieri a casa. Non dico che non occorre stare in isolamento, sono d'accordissimo, ma occorre avere un riscontro immediato con l 'Asp di competenza e non aspettare invano ogni giorno una chiamata che non arriverà mai. Questo è il loro lavoro. Vergogna! Quello che dovrebbe essere per una mamma il periodo più bello della sua vita sta invece sembranso un incubo. Neanche ho potuto abbracciare mia mamma e il mio compagno per annunciare la bella notizia.
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