Coronavirus, la lettera al ministro Azzolina da parte di un dirigente di una scuola per disabili
Riceviamo e pubblichiamo:
Alla cortese attenzione del Ministro Lucia Azzolina: Ieri abbiamo avuto modo di sentir le Sue parole dopo l'intervento del Presidente Conte e non Le nascondo che mi hanno parecchio sconfortato. Mi ha sconfortato, oltremodo, sentirLe dire e ribadire che la didattica a distanza non deve esser piu considerata come "opzionale " ma come ausilio effettivo per implementare l'insegnamento. Sa gentile ministro, non è assolutamente così sopratutto per tutti quei ragazzi che io, affettuosamente , definisco "speciali". Determinate didattiche definite da Lei "non opzionabili " sono assolutamente inadeguate per i ragazzi "speciali".
I rapporti umani, sopratutto per questi ragazzi, non vanno distanziati visto che loro si nutrono di questo ma anzi vanno favoriti e rafforzati. Capisco che per adesso, in tempo di pandemia, è l'unico modo ma non credo sia la strada da perseguire in un futuro. I motivi sono molteplici, ma alla base c'è che questi ragazzi sono stati sempre dimenticati e hanno sempre vissuto situazioni di emarginazione ed isolamento dovuto al poco interesse mostrato dai governi che vi hanno preceduti. Si deve lavorare alacremente per cercar di far ritornare a scuola (quindi alla normalità) questi ragazzi che purtroppo già la vita li ha privati di molte cose. La saluto dicendole che ogni giorno che passa, ci sentiamo anche noi "piu vetusti" rispetto al giorno prima. Cordialmente.
Luca de Paoli, dirigente scolastico (incazzato) della Yellow School