Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un gruppo di mamme palermitane in merito alla Città dei ragazzi.
"Siamo un gruppo di mamme che quotidianamente si scontrano con le assurdità della nostra città. Ci spieghiamo meglio. Decidiamo di portare i nostri bimbi alla Città dei ragazzi: niente mare, ma un po' di sano gioco all'aria aperta. Così arriviamo al cancello della struttura di viale Degli Abruzzi. L'occhio però cade sul cartello con gli orari di apertura. C'è scritto nero su bianco che in inverno è aperta solo la mattina, dalle 10 alle 13.30.
La domanda sorge spontanea. Se la struttura è dedicata a bambini e ragazzi, se lo scopo è offrire ai cittadini uno spazio verde per farli giocare in libertà, che senso ha aprire in inverno negli stessi orari in cui l'utenza è all'asilo o a scuola? Che senso ha mettere a disposizione un servizio in una fascia oraria in cui però gli utenti non possono usufruirne?
In pratica il Comune sostiene dei costi per tenere attiva la struttura quando, a rigor di logica, i principali beneficiari non possono accedere.
In città i parchi gioco per bambini si contano sulle dita di una mano, se poi quelli esistenti vengono gestiti cosi ci chiediamo quale sia l'utilità. E' una città che mortifica l'infanzia e che non aiuta chi si prende cura dei più piccoli. Non vogliamo bambini cresciuti sul divano, davanti a pc e videogiochi ma quando ci guardiamo attorno, l'offerta pubblica è desolante.
Ci chiediamo quali siano i criteri adottati dell'Amministrazione cittadina per tali scelte. Siamo sicure che si sia stata una riunione, un vertice, un dialogo interno prima di decidere cosa fare. Eppure il risultato è a dir poco illogico. Non sarebbe il caso di mettersi nei panni degli utenti?"
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