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Mercoledì, 31 Maggio 2023
Costume e Società

Sanremo, Davide Shorty inarrestabile: dopo la finale conquista anche il Premio Enzo Jannacci

Al giovane interprete è stata assegnata una borsa di studio per la formazione professionale. La giuria è rimasta colpita dalla qualità e dal timbro vocale di Davide Shorty nella linea melodica intrigante. “Sono molto felice - ha detto - è il primo Premio che ricevo”. 

Il premio Enzo Jannacci Nuovo Imaie, giunto alla quinta edizione, è andato a Davide Shorty in gara a Sanremo e, da ieri sera, in finale tra le Nuove Proposte del 71esimo Festival della Canzone italiana con il brano dal titolo “Regina”. Al giovane interprete è stata assegnata una borsa di studio per la formazione professionale.

La giuria, composta da Paolo Jannacci, dal portavoce Nuovo Imaie Dodi Battaglia e dai vincitori degli anni precedenti, Maldestro, Mirkoeilcane, Mahmood e Tecla, è rimasta colpita dalla qualità e dal timbro vocale di Davide Shorty nella linea melodica intrigante. “Abbiamo riscontrato nell’arrangiamento una sonorità molto particolare - si legge nella motivazione -. Sonorità che vanno dal modern funk-pop agli arrangiamenti dei grandi maestri del rithm’n blues e della West Coast. Tutte caratteristiche che riteniamo si sposino molto bene con il Premio Enzo Jannacci”.

La cerimonia di consegna si è svolta online per via dell’emergenza sanitaria. Davide Shorty, emozionatissimo per una vittoria che non si aspettava, dopo la premiazione si è esibito in uno show case interpretando una toccante cover di “Se stasera sono qui” di Luigi Tenco e altri due brani. “Sono molto felice - ha detto - è il primo premio che ricevo”. 

“Non abbiamo voluto rinunciare ad assegnare il premio, nonostante le difficoltà del momento - ha detto il presidente Nuovo Imaie Andrea Micciché -. E questo perché la crescita e il futuro dei giovani artisti ci sta particolarmente a cuore e abbiamo ritenuto di dover dare il nostro contributo affinché il loro cammino presenti qualche ostacolo in meno. Il tutto nel nome di un genio, quale era Enzo Jannacci”. Un segnale di speranza per Dodi Battaglia: “Premiare un giovane significa guardare avanti, avere fiducia, non aver paura delle nuove tendenze, ma vivere la musica come arricchimento, creatività e sogno”. 

“E’ un Premio al quale sono molto legato - ha concluso Paolo Jannacci - non solo perché è intitolato a mio padre, ma perché è dedicato ai giovani; ragazze e ragazzi che si confrontano con l’innovazione e con impegno etico di interpretare la realtà cercando, divertendosi, di alzare il nostro livello culturale”.

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