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"Palermo suona" anche in lockdown, un palco virtuale sui social per le semifinali

I 28 selezionati su 210 si sono esibiti con una giuria d’eccezione composta da artisti e produttori. Per le due fasi successive sono stati creati i “congiunti della musica”, divisi in coppie per collaborare, condividere e realizzare dei brani inediti in soli 5 giorni

“Palermo suona” anche in lockdown: è arrivato alle fasi finali ed ha avuto fin qui un grandissimo riscontro di pubblico (più di 30mila persone) e di partecipazione di artisti (210 in totale), Locksound, l’unico contest musicale - organizzato da tanti operatori musicali di Palermo: “Palermo Suona”, il rapper Christian Picciotto, “GoMad Concerti”, “Rock10eLode e “Patridà Records”, che ha permesso ad oltre 200 artisti di esibirsi sul palco virtuale dei social. 

I 28 selezionati su 210, si sono esibiti con una giuria d’eccezione composta da artisti e produttori. Per le due fasi successive sono stati creati i “congiunti della musica”, divisi in coppie per collaborare, condividere e realizzare dei brani inediti in soli 5 giorni sia per gli ottavi che per i quarti di finale. Le canzoni sono ascoltabili sulla pagina Instagram di Palermo Suona (@palermo.suona) e da lunedì 18 gennaio sono presenti i 12 brani dei 12 artisti arrivati in semifinale, Gelardi al limone, Nana Scarto, 6lue Indigo, Chef Monkee, Gea, Chiara Accardi, Eramo Nubi, Torto, Feph, Kgr, Lalli Green Gina, Stefano Rubbino che si contenderanno la finale con esibizioni in diretta sia oggi, martedì 19, che giovedì 21, sotto l’occhio attento di giudici come Bonnot, producer e beatmaker di fama internazionale, e Gigi Fasanella, manager di artisti ed editore della famosa “Maciste Dischi”.

In un momento critico come questo, l’arte, l’intrattenimento, la musica e tutti i suoi operatori, stanno vivendo un periodo di quasi “abbandono culturale”. Anche per questo è nato “Palermo suona”, un portale sui social, che da due anni si occupa degli eventi e degli artisti della città. Da marzo 2020 riesce a dare voce alla musica anche da casa, lanciando tre contest di brani inediti e produzioni musicali home made a cui hanno partecipato più di 500 giovani ragazze e ragazzi della nostra città e provincia.

L’idea è nata da Enrico Cantaro, organizzatore di eventi e collaboratore fisso di realtà come Beat Full Festival, Unlocked, GoMad Concerti, Spazio Franco, Primo Maggione e molte altre, e Christian “Picciotto” Paterniti, rapper siciliano fra i più apprezzati in Italia, membro della rinomata label Etnagigante, operatore sociale in molti quartieri di Palermo e Direttore artistico di molti eventi in questi ultimi anni. A loro si sono unite realtà importanti come GoMad Concerti, agenzia di booking e management di artisti a livello europeo come Swingrowers e Shakalab, Rock10elode di Gianni Zichichi, associazione che da tantissimi anni dà spazio ad iniziative per la musica giovane di Palermo, Patridà Records e Ciao Mamma oggi Suono, con Claudio Terzo, musicista, frontman dei Tre Terzi e operatore culturale di svariati progetti in Sicilia. 

Dichiara Enrico Cantaro: “Grazie anche a queste iniziative, dopo molti anni di smarrimento musicale, la generazione Z, quella che suona a Palermo, sta insegnando tanto a questa città e ai suoi operatori praticando una reale condivisione di talento e intenti. È così che nasce “Locksound”, contest online che unisce lo spirito e i suoni dei tantissimi partecipanti regalando loro la possibilità di uscire dalla propria stanzetta e quando si potrà, calcare i palchi di tutti i locali, club e festival”. 

"Siamo partiti con l'entusiasmo di un gioco che puntava ad essere un legame tra le generazioni musicali della nostra città - dice Christian Picciotto - e da marzo a oggi non abbiamo assecondato il silenzio forzato del settore musicale ma anzi abbiamo scelto di fare “suonare” sfruttando i mezzi a disposizione e costruendo l'immaginario per i futuri palchi, dimostrando che Palermo è una città pregna di talento e che finalmente merita un riflettore puntato sulla scena nazionale”. 

Secondo Claudio Terzo “Si intravede tanta bellezza. In realtà c’era già, nascosta tra i giovani che non aspettavano altro di poter far sentire la propria voce. Proprio queste ragazze e ragazzi sono riusciti a mettere insieme le nostre realtà. Tutto merito loro. A noi tocca ora farli suonare e lavorare con e per loro”. 

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