Appuntamento con la storia, Shorty in finale a Sanremo: "Mi sto ‘cantando’ addosso..."
Il cantautore palermitano è tra i favoriti nella categoria Nuove Proposte. E comunque vada stasera, è già un successo. A poche ore dal grande evento si racconta in un'intervista a PalermoToday: "Dedicherei il premio alla mia famiglia. Di questa esperienza non dimenticherò mai quel saluto di Orietta Berti..."
Mancano poche ore alla notte di Davide Shorty. E comunque vada stasera, è già un successo. Perché il cantautore palermitano è uno dei finalisti al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. E al momento ha convinto tutti. Televoto, giuria demoscopica e sala stampa. Stasera la sfida più difficile: battere Folcast, Gaudiano e Wrongonyou e conquistare il gradino più alto del podio di questo 71esimo festival della canzone italiana.
Sarà lui ad aprire la serata su Rai1 con “Regina”, una canzone che racconta la storia di una giovane donna, dei suoi amori e del suo farsi strada tra ostacoli e difficoltà. “Sono molto eccitato per stasera, mi sto ‘cantando’ addosso - scherza Davide Shorty intervistato in esclusiva da PalermoToday a poche ore dalla finale -. Non ho aspettative. Sono su un grande palco e questa è la più grande opportunità, qualcosa che supera già ogni aspettativa. Vorrei che arrivasse un messaggio di positività e aggregazione, quello che verrà dopo lo affronterò dopo. Sono infinitamente grato per aver condiviso la musica con artisti fenomenali. Nessuno di noi ha sentito la competizione. Siamo tutti qui con lo stesso obiettivo. Goderci il palco, un’orchestra dal vivo e la musica che è la nostra più grande ragione di vita”.
Mentre l’adrenalina per l’ultima sfida sale, ride per smorzare la tensione. L’eccitazione è palpabile, come l’entusiasmo per una avventura come questa. “Non temo nessuno perché sto vivendo Sanremo come la più bella opportunità - prosegue - sono in gara con me stesso. Per me è una competizione personale, non una sfida. Sono ispirato dal percorso che hanno fatto gli altri singoli artisti, sono a confronto con loro per un unico grande scopo: fare bella musica nel palco più importante di sempre”.
Tutta Palermo, intanto, fa il tifo per lui. E se dovesse vincere, non se ne dimenticherà. “Dedicherei senza dubbio questo premio alla mia famiglia, a chi ha lavorato con me e soprattutto a chi mi ha supportato - racconta ancora -. Non ho mai provato così tanta gratitudine. Se dovesse succedere quello che spero, dedicherò tutto questo ai musicisti come me. A tutti quegli artisti che non possono essere sul palco per via dell'emergenza sanitaria, nella speranza che si possa tornare a suonare dal vivo al più presto. Faccio dunque un appello a chi ci governa: date riguardo al nostro settore, abbiamo bisogno di essere considerati un poco di più. Solo insieme potremo venirne fuori”.
Davide Shorty non è l’unico siciliano in gara. Tra i big ci sono infatti La Rappresentante di Lista (con Dario Mangiaracina di Valledolmo) e Colapesce e Dimartino (siracusano il primo, di Misilmeri il secondo). E' per loro che l’ex rapper di X-Factor fa il tifo. “Tifo per loro e anche per Ghemon, non solo per campanilismo - conclude -. Sono super fan di questi artisti e credo che meritino di vincere il Festival”. Un Festival unico nel suo genere, il primo della storia senza il pubblico in sala per via della pandemia che ha imposto di ripensare la più importante competizione canora, ma che Shorty non dimenticherà comunque mai. “Come faccio a dimenticare quel ‘ciao’ detto proprio a me da Orietta Berti non appena sono sceso dal palco? A me. Non potevo crederci!”.