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Giovedì, 18 Aprile 2024
Costume e Società

Le mattine dolci e i pranzi fritti: Vogue Uk stila una guida dei luoghi imperdibili di Palermo e della Sicilia

Sull'onda della seconda stagione di The White Lotus ambientata a Taormina, la nota rivista di moda internazionale ha indicato quali posti bisogna assolutamente vedere in vacanza qui: dal mercato del Capo ai Segreti del Chiostro, passando per la Camera delle Meraviglie...

Una Sicilia apparentemente meno conosciuta, ma così tanto chic che vale la pena visitarla almeno una volta nella vita. L'edizione inglese di Vogue, l'importante rivista di moda internazionale, sull'onda della seconda stagione di The White Lotus ambientata a Taormina, ha stilato una guida ai luoghi imperdibili dell'Isola: dalle calette appartate nella riserva di Vendicari ai negozi segreti di antiquariato a Scicli, non mancano consigli per un tour anche in alcuni dei posti iconici (e poco turistici rispetto ad altri) di Palermo. 

Da Prestipino Café ai Segreti del Chiostro 

Il tour tra le bellezze siciliane dunque, secondo Vogue, parte dal capoluogo. "Questo labirinto color miele di chiese e palazzi fatiscenti porta i segni di frequenti invasioni e conquiste nella sua architettura a strati, nel cibo e nei ciondoli che rivestono i tavoli dei mercatini di antiquariato. Una trasandata sensibilità di cavi telefonici allentati, fogli svolazzanti e pietre screziate si deposita nelle ossa splendide di questa antica città, i cui ritmi sono dettati dalla tradizione". 

E' così che Vogue entra nel clou dei consigli: "Le mattine sono dolci: dirigiti al Prestipino Café per brioche con il gelato e la granita, o tuffati nell'animato Mercato del Capo, il mercato meno conosciuto della città dove va la gente del posto e dove senti l'irresistibile profumo di fritto di zucchine, panelle e arancine che accoglie i vagabondi più informati. Come la maggior parte di Palermo, i luoghi più incantevoli rimangono nascosti, tra cui I Segreti del Chiostro - una pasticceria dalla fervente tradizione nel cortile del convento di Santa Caterina, nota per i suoi cannoli (provate il topping al pistacchio) - e la Camera delle Meraviglie, una camera segreta scoperta di recente con belle iscrizioni arabe e opere d'arte che rivestono le pareti". 

Catania, Ragusa Ibla e Modica 

Tra gli altri luoghi consigliati da Vogue ci sono Catania, la città dalla bellezza spettinata di pietra vulcanica scura e palazzi sbiaditi. "Negli ultimi anni è diventata una sorta di incubatrice per buongustai e artigiani. Magda Masano, fondatrice di Folk, è una di queste. L’artigiana di terza generazione crea oggetti decorativi per la casa in pietra lavica, marmo e ceramica, elementi profondamente legati all’isola, sussurrando storie del suo tumultuoso passato e mettendo in mostra un ricco patrimonio di artigianato". 

C'è poi Ragusa Ibla tra caffè, palazzi e botteghe dai colori pastello, come il Rosso Cinabro, che fiancheggia le strade acciottolate. "Qui, Damiano Rotella e Biagio Castilletti presentano con orgoglio il loro mestiere. È all’interno di questa bottega, simile a una grotta, che questo straordinario duo scolpisce, scheggia e dipinge varie meraviglie in legno, tra cui il più famoso il tradizionale carretto siciliano". Ci si sposta poi a Modica, che è creatività. "Qui è in atto una fiorente scena di arte moderna e design. Vai alla Galleria Lo Magno, dove i curatori supportano giovani artisti emergenti e mettono in mostra le opere di un circolo più affermato". 

Noto, Vendicari e Scicli

Infine Noto, Vendicari e Scicli. A Noto, culla del barocco siciliano, "le emozioni non mancano con la sua imponente architettura in pietra calcarea e la splendente (e davvero enorme) cattedrale cattolica romana". A Vendicari, paradiso protetto di calette appartate e splendide spiagge bionde, sono imperdibili "Marianelli, con i suoi fondali bassi caldi come il bagno, e il selvaggio tratto di spiaggia di Calamosche. Entrambi un po’ difficili da raggiungere, ma le cose migliori della vita di solito lo sono". Infine Scicli dove si trova Sanbartolomeo Casa e Putia "una foresteria con lo spirito di una residenza d’artista e la coreografia progettuale di un esteta impegnato. I proprietari hanno staccato la spina dalla vita di città a Milano e hanno mobilitato i loro sogni di respirare una vita nuova e contemporanea negli edifici storici, onorando l’artigianato locale e i materiali tradizionali".

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