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Venerdì, 29 Marzo 2024
Costume e Società

Il Barrique musuem di Gibellina in trasferta per celebrare uno stellato palermitano

A pochi giorni dalla (ri)conferma di una stella Michelin a Tony Lo Coco, chef del ristorante I Pupi di Bagheria, tre nuove opere di tre architetti italiani che hanno visto la luce all'interno della barricaia delle Tenute Orestiadi nel Trapanese sono state presentate durante un evento-degustazione che ha unito arte, buon cibo e buon vino

Il Barrique musuem di Gibellina in trasferta per celebrare uno stellato palermitano. A pochi giorni dalla (ri)conferma di una stella Michelin a Tony Lo Coco, chef del ristorante I Pupi di Bagheria, tre nuove opere di tre architetti italiani che hanno visto la luce all'interno della barricaia delle Tenute Orestiadi nel Trapanese sono state presentate durante un evento-degustazione che ha unito arte, buon cibo e buon vino. 

Per l'occasione è stato presentato un menu ad hoc abbinato ai vini delle Tenute Orestiadi. Dai piccoli entree di benvenuto allo spaghetto di tonno crudo con salsa di bottarga e zucca di yuzu fino all'arancina alla carne dedicata alla Sicilia, passando per un primo piatto di ragù di coniglio con spuma di parmigiano e brodo di aragosta e un secondo di manzo "aggrassato" per poi concludere con la cassata siciliana: è questo il menu proposto agli ospiti da Lo Coco. 

In questo percorso degustativo dedicato al primo museo di arte contemporanea permanente in una cantina di affinamento in legno attiva realizzato con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Brera, non poteva mancare il vino. Tenute Orestiadi ha portato l'anteprima del metodo classico Carricante per l'aperitivo, per l'antipasto La Gelsomina metodo classico blanc de noir e La Gelsomina metodo classico rosato (entrambe sboccatura 2021). Per il primo invece è stato scelto il bianco di Ludovico riserva doc Sicilia 2018 e per il secondo il rosso di Ludovico riserva doc Sicilia 2017, quest'ultimo in anteprima. Per concludere, abbinato al dessert, è stato proposto un moscato passito dell'Etna. 

L’iniziativa, già dai suoi albori condivisa e sostenuta da Rosario Di Maria, amministratore delle Tenute Orestiadi, è nata a seguito di un workshop tenuto da Stefano Pizzi, titolare della cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, volto a coniugare la cultura enologica a quella artistico-visiva. A seguito di quella esperienza una serie di artisti di chiara fama, ma anche docenti e studenti artisti dell’Accademia sono stati invitati a realizzare delle opere su dei tondi successivamente applicati alle barriques dell’azienda.

Così nel Palermitano arrivano le opere d'arte di tre architetti. Sono Angelo Torricelli, professore ordinario di Composizione Architettonica, oggi preside del Politecnico di Milano, Franco Purini professore emerito di Composizione Architettonica e Urbana alla facoltà di Architettura dell'Università di Roma La Sapienza, medaglia d'oro alla carriera alla Triennale di Milano e infine Marcella Aprile, professoressa ordinaria di Architettura del Paesaggio all'Università di Palermo, che ha diretto la scuola di specializzazione in Arte dei Giardini e progettazione del paesaggio.
 

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