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Giovedì, 28 Marzo 2024
Costume e Società

Torna l'ora solare, quando spostare le lancette un'ora indietro e dormire un'ora in più

Ci consentirà nel weekend di dormire sessanta minuti in più, recuperando "idealmente" quell'ora di sonno persa lo scorso marzo. Conosciuta anche come "ora civile convenzionale", durerà per i cinque mesi invernali

Conto alla rovescia iniziato. Tra poco diremo addio all'ora legale. Manca infatti pochissimo al ritorno dell'ora solare. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre si spostano le lancette dell'orologio un'ora indietro. Alle ore 3 in punto bisognerà portare gli orologi indietro di un'ora. Il nuovo orario resterà in vigore fino al prossimo 28 marzo quando, alle ore 2, le lancette torneranno nuovamente avanti. 

Il cambio di ora ci consentirà nel weekend di dormire sessanta minuti in più, recuperando "idealmente" quell'ora di sonno persa lo scorso marzo. L'ora solare ci accompagnerà per i cinque mesi invernali ed è l'orario di base usato da molti Paesi durante l'inverno e conosciuto anche con il nome di "ora civile convenzionale".

Perché esiste l'ora legale 

Chi l'ha inventata e a cosa serve? L'idea di spostare le lancette per sfruttare le ore di luce estive viene spesso attribuita a Benjamin Franklin per un articolo satirico pubblicato sul quotidiano francese 'Journal de Paris' nel 1784 riguardante il risparmio energetico. Tuttavia la maggioranza degli storici ritiene che il primo ad aver teorizzato l'ora legale sia stato il biologo George Vernon Hudson che nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell'orologio in avanti durante l'estate per usufruire di ore di luce in più. La sua idea ricevette poco consenso e venne accantonata fino a quando, nel 1907, il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale.

Così, nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera all'applicazione del progetto, intitolato 'British Summer Time' ('Ora estiva inglese'), basato sullo spostamento delle lancette dell'orologio un'ora in avanti nel periodo estivo. Da lì, in breve tempo, la maggior parte delle nazioni adottò il nuovo 'sistema' fino a quando venne definitivamente regolamentato dalla normativa europea. La direttiva 2000/84/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 gennaio 2001 stabilisce che in tutti i Paesi dell'Unione europea l'ora legale inizia l'ultima domenica di marzo e termina l'ultima domenica di ottobre.

L'ora legale in Italia 

In Italia l'ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo. In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l'ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l'arco dell'anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un'ora. Nell'emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all'emisfero boreale, anche l'ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da stato a stato, mentre in Brasile si va dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio. In Africa l'ora legale è scarsamente usata e in Russia dal 2011 è stata abolita l'ora solare.

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