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"Illegittimi test accesso a Medicina": Consiglio di Stato accoglie ricorso di una palermitana

Si tratta della selezione del 2016. I giudici hanno accolto la tesi degli avvocati Leone e Fell e hanno disposto l'ammissione in sovrannumero al corso di laurea di quanti erano stati esclusi

 A distanza di un anno dallo svolgimento dei test del 2016, è arrivata oggi la pronuncia cautelare del Consiglio di Stato (ord. 4193/17) che, accogliendo le tesi giuridiche degli avvocati Leone e Fell, ha disposto l'ammissione in sovrannumero al corso di laurea in Medicina e odontoiatria in favore di coloro che hanno presentato ricorso. A presentare ricorso una studentessa palermitana.

I ricorrenti hanno sottolineato la "non originalità delle domande predisposte dal Cineca e somministrate ai candidati che hanno svolto la prova selettiva. In particolare, i legali sono riusciti a dimostrare in giudizio che le domande somministrate ai candidati erano state copiate integralmente da diversi eserciziari in commercio".  

Dallo studio legale spiegano che "Nonostante il bando prevedesse che i sessanta quesiti dovessero essere predisposti da un 'soggetto competente' e successivamente validate da una commissione d'esperti, il questionario ha sollevato più di una perplessità in ordine alla sua originalità. La prova che qualcosa avesse falsato il test è emersa con la pubblicazione dei primi risultati. La media voto, infatti, era più che raddoppiata rispetto al test del 2015. Il motivo di tale risultato (si è passati da una media di voto di 31 ad una media di 61)  è da ricercare proprio nella conoscenza che molti studenti avevano già dei quesiti. Palese quindi la grave disparità di trattamento tra coloro i quali hanno avuto la fortuna di studiare dal libro “giusto” - dal quale sono stati tratti i quesiti - e chi, di contro, ha acquistato un altro eserciziario".

Gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell, a nome di tutto lo studio, esprimono "soddisfazione per il risultato ottenuto, frutto di un anno di lavoro e di impegno che ha, finalmente, portato a vedere riconosciuta la fondatezza della tesi elaborata dagli stessi, dichiarando illegittimo il test del 2016 e, disponendo l'ammissione in sovrannumero al corso di laurea in favore di coloro che lo scorso anno hanno presentato un ricorso".

Anche quest'anno lo studio legale ha ricevuto centinaia di segnalazioni da parte di candidati che hanno lamentato - oltre a domande errate o fuorvianti - la non originalità di alcuni quesiti. Lo studio legale Leone – Fell & Associati, anche con riferimento ai test di quest'anno, "con l'ausilio di un’equipe specializzata, è già all'opera per analizzare le segnalazioni pervenute sui quiz errati e su quelli copiati in modo da consentire una tutela a tutti i candidati rimasti fuori".
 

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