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A scuola per conoscere l'identità siciliana: sì a laboratori e produzioni multimediali

Regione e ufficio scolastico regionale hanno avviato un percorso per la valorizzazione dell’identità siciliana. L'assessore Lagalla: "L’obiettivo sarà quello di consolidare nei giovani studenti il senso di appartenenza a una società in evoluzione"

Tra le materia di studio non solo storia o italiano, ma anche tutti i temi legati alla cultura siciliana. Si è riunito a Palazzo d’Orleans, alla presenza del presidente Nello Musumeci e dell'assessore Roberto Lagalla, il tavolo tecnico per la valorizzazione dell’identità siciliana presso gli istituti scolastici. Si vuole procedere, in stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, "con l’individuazione delle modalità operative e degli strumenti utili allo svolgimento di attività didattiche volte a un approfondimento dei temi legati alla cultura siciliana".

“A breve saranno individuate le scuole - spiega Lagalla - per l’avvio delle attività e saranno disciplinate le modalità attraverso cui i ragazzi avranno l’opportunità, durante il loro calendario scolastico, di approfondire, conoscere e sperimentare i tratti tipici dell’identità siciliana nelle sue più diverse espressioni. Sia attraverso attività didattiche frontali sia attraverso laboratori creativi, rappresentazioni teatrali, produzioni video, testi multimediali e iconografici, realizzati anche attraverso dispositivi digitali, saranno suggerite iniziative utili a intraprendere un percorso formativo e conoscitivo del patrimonio linguistico, letterario e storico regionale, in vista dell’evento culminante del 15 maggio 2019.  L’obiettivo sarà quello di consolidare nei giovani studenti il senso di appartenenza a una società in evoluzione, attraverso una più approfondita conoscenza dei confini identitari che raccontano il valore e la storia della Regione Siciliana”.

Al tavolo tecnico hanno preso parte, tra gli altri, Giorgio Cavadi e Viviana Assenza per l’Usr, i professori Giovanni Ruffino, Marcello Saija, Nuccio Barone, Ignazio Buttitta, i dirigenti scolastici Angela Croce e Vito Lo Scurdato, e i funzionari dell’assessorato ai Beni culturali e dell’assessorato all’Istruzione e alla formazione professionale.

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