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Scuola Casteldaccia

Casteldaccia, gli studenti rievocano la marcia nel triangolo delle stragi: "Non è mai troppo presto per parlare di mafia"

Nei prossimi giorni saranno coinvolte anche le scuole di Bagheria e Altavilla

A dire no alla mafia trent'anni fa sono stati per primi i loro nonni, marciando tra le strade di Bagheria e Casteldaccia. Oggi, in un ideale passaggio di testimone, a sentire del cosiddetto “triangolo della morte” sono stati un centinaio di alunni dell'istituto comprensivo di Casteldaccia per l'iniziativa “Verso un futuro senza mafia” organizzata dal Centro studi Pio La Torre. Collegati in parte in presenza e in parte in streaming dalle proprie classi, hanno ascoltato le voci di Vito Lo Monaco, presidente del centro, e padre Francesco Michele Stabile, tra i promotori di quella storica marcia, la prima della società civile siciliana contro la mafia e che il 26 febbraio 1983, evento inedito per quegli anni, portò a protestare insieme cittadini, preti, studenti politici di diverso orientamento. 

“Non è mai troppo presto per parlare di mafia, l'importante è gettare un seme – dice Giovanni Taibi, dirigente scolastico dell'istituto – nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia questa è una grande opportunità per i ragazzi, la formazione passa anche dalle esperienze di lotta alla mafia sul loro territorio”. 

Presente all'incontro anche Gisella Farina, docente referente per la legalità nell'istituto. “La marcia del 26 febbraio 1983 ha visto un corteo lungo tre chilometri congiungere Bagheria a Casteldaccia, attraverso la 'strada dei Valloni', allora via di fuga dei killer e dei latitanti mafiosi – ricorda Vito Lo Monaco - Quella marcia ha fatto scalpore perché metteva insieme contro la mafia preti e comunisti, cittadini e politici, era trasversale e popolare. La marcia servì a spingere la politica ad applicare la prima legge antimafia dello Stato, la Rognoni – La Torre, approvata solo dopo l'assassinio di La Torre e del prefetto Dalla Chiesa. Oggi la pandemia ci costringe a ripensare le forme di mobilitazione, ma non ferma la necessità di fare un fronte comune contro le mafie, in un passaggio di testimone con gli studenti”. Per le norme anti – contagio l'iniziativa sarà replicata nei prossimi giorni anche con gli studenti delle scuole di Bagheria e Altavilla.
 

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