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Scuola Monreale

Docenti e alunni "alleati" contro il bullismo, Monreale capofila di un progetto regionale

La scuola Novelli coordina la seconda edizione del "Campus Residenziale del progetto Regionale I-PEER sbullo", inserito nel piano del Miur per la promozione della cultura della legalità

Bullismo e cyber bullismo si contrastano prima di tutto sui banchi di scuola, luogo di crescita e confronto dei ragazzi. Dal 13 al 15 dicembre presso l'Esperidi Park Hotel di Castelvetrano si terrà il "Campus Residenziale del progetto Regionale I-PEER sbullo". Giunto alla sua seconda edizione, coinvolge 70 docenti tutor già formati nel corso dell'anno scolastico 2017/18 e circa 800 studenti, ma anche rappresentanti delle forze dell'ordine. Capofila è la direzione didattica Novelli di Monreale, diretta da Chiara Di Prima.

Il campus rientra tra le iniziative del Miur del “Piano nazionale per la promozione della cultura della legalità” per stimolare "interventi di sensibilizzazione e di incentivazione della comunità studentesca verso i temi dell'educazione all’uso attento del linguaggio e al rispetto delle regole di convivenza civile, nei contesti di relazione linguistica scolastica ed extrascolastica".

chiara di prima 2-2"L'iniziativa - spiega la dirigente scolastica Di Prima - vuole rappresentare un'occasione unica nel suo genere in quanto pone fianco a fianco studenti siciliani, di tutti i livelli scolastici e provenienti da molteplici e differenziati contesti territoriali ed esperienziali, con un unico obiettivo comune: lanciare un messaggio di speranza per la costruzione di un mondo più giusto e più vero, dove siano la solidarietà, il rispetto, l'inclusione sociale i valori guida di ogni comportamento e azione, dentro e fuori il contesto scolastico. Tale messaggio sarà elaborato con molteplici linguaggi espressivi e multimediali: teatro, danza, arte, pubblicità, spot, contometraggio, mozione di legge, storytelling, giornalismo".

Durante la giornata conclusiva del 15 dicembre verranno presentati i prodotti dei 10 laboratori condotti durante il campus.

Sarà poi presentata "SbullApp", l’applicazione social per dispositivi fissi e mobili, creata specificatamente per gli studenti.

"Il bullismo e il cyberbullismo, che ne è la forma mediatica, sono fenomeni sociali che pongono gli adulti dinnanzi a un'emergenza educativa. I nostri ragazzi  - spiega Sara Valsavoia, psicologa e operatore psicopedagogico territoriale dell’Osservatorio di Monreale - non possono essere lasciati soli nella gestione delle nuove forme di comunicazione e informazione. I nuovi media non sono semplici strumenti, ma rappresentano 'luoghi' all’interno dei quali si sviluppano percorsi identitari, si fa esperienza di sé e del mondo, si costruiscono relazioni e tutto ciò avviene troppo spesso lontano dallo sguardo dell’adulto. Se non possiamo arrestare la tecnologia e i mutamenti da questa prodotti, dobbiamo però ridurne gli effetti negativi, educando alla responsabilità e al senso critico, all’uso corretto del linguaggio. Educando alla vita, al valore dell’umano, alle scelte consapevoli, a discriminare ciò che giusto e ciò che è sbagliato. Questa è la nuova sfida di genitori, scuola e mondo adulto tutto".

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