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Scuola Borgo Nuovo

All'Ascione incontro con Alda Merini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Un pianoforte sullo sfondo, collane, sigarette, un pokemon giallo e scritte in rosso sul muro. Frammenti di vita e poesia che la prof.ssa Ave Comin, studiosa di Alda Merini, ha condiviso via Web con gli studenti dell'Istituto "E. Ascione" di Palermo, mentre le distanze con Milano si accorciano e, insieme, si ripercorre il ponte di pietra sul Naviglio Grande, attraversato da Alda Merini tante volte e a lei dedicato. Rispetto e ammirazione per una delle più grandi poetesse del Novecento che non ha semplicemente scritto dei versi, ma li ha vissuti appieno, divenendo lei stessa poesia e donandosi completamente ai suoi numerosi lettori, nella gioia e nel dolore, nella serenità e nel caos immaginifico che l'ha sempre animata.

"Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita, e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara". Uno sguardo attento, lettura sentita di alcune brevi ma intense poesie e nessuna maschera. Diverse le domande e le curiosità degli studenti che hanno manifestato interesse ed entusiasmo, "Sì perché Alda Merini, in fondo è un po' come noi e ognuno è diverso e ha tutto un suo mondo da esplorare". L'incontro con le due classi II A Tecnico e II B Odontotecnico della scuola si è concluso con una promessa: "Arrivederci a Milano!", a visitare i luoghi della "poetessa della gioia e degli ultimi".

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