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Salute

L'obesità induce le metastasi del tumore al colon: studio Unipa sulla rivista Nature

I ricercatori del gruppo di Giorgio Stassi del dipartimento di Discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche hanno identificato le molecole che alimentano le cellule staminali tumorali

Da Palermo un'importante scoperta relativa alla pogressione del tumore al colon. I ricercatori del gruppo del professore Giorgio Stassi del dipartimento di Discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche (DICHIRONS) di Unipa hanno recentemente identificato le molecole, presenti nei soggetti obesi, che alimentano le cellule staminali tumorali del tumore al colon, promuovendone la diffusione e conseguente formazione di metastasi.
 
L’esistenza di un nesso causale tra obesità e cancro è supportata da numerosi studi internazionali, che hanno portato recentemente a introdurre nella comunità scientifica il nuovo termine “adiponcosi”, derivato dalla fusione tra la parola di origine latina “adiposis” (accumulo di grasso nell’organismo) e la parola di origine greca “oncosis” (formazione di un tumore), adottato per descrivere con una sola parola come l’adipe in eccesso possa concorrere all'insorgenza di neoplasie.

Fisiologicamente il tessuto adiposo, oltre a costituire una riserva dei grassi in eccesso, funziona come un vero e proprio organo endocrino e metabolico molto attivo, in grado di produrre numerosi ormoni, tra cui gli estrogeni, che regolano la proliferazione cellulare. Numerosi studi hanno dimostrato come l’obesità rappresenti un importante fattore di rischio per lo sviluppo di molti tipi di tumore ed è associato a prognosi infausta.

"Data la correlazione tra obesità e aumento di mortalità dei pazienti oncologici - spiega Stassi - è stato di fondamentale importanza studiare i meccanismi molecolari che legano l’obesità alla malattia metastatica del tumore al colon”.

La ricerca, pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature Communications, consentirà in futuro lo sviluppo di strategie innovative per la prevenzione, diagnosi precoce e terapia. La ricerca è stata condotta dai collaboratori di Stassi (Simone Di Franco, Miriam Gaggianesi, Veronica Veschi, Melania Lo Iacono, Salvatore Vieni) con i collaboratori della professoressa Todaro del dipartimento Promise, l’Istituto Oncologico del Mediterraneo (IOM), con Paolo Vigneri dell’Università degli Studi di Catania, Jan Paul Medema dell’Academic Medical Center di Amsterdam e Ruggero De Maria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e vicedirettore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli, con il quale da più di trent’anni collaborano per lo studio delle cellule staminali tumorali, essendo stati inoltre i primi a scoprirle nel contesto del tumore al colon.

Secondo De Maria "Questa scoperta svela un meccanismo fondamentale attraverso il quale i tumori del colon generano più facilmente metastasi in un soggetto obeso. Le molecole prodotte dal grasso nel contesto di un tumore inducono la formazione di nuovi vasi che fanno si che le cellule staminali del tumore al colon possano diffondersi. Adesso stiamo cercando di utilizzare i risultati di questa ricerca per curare meglio i pazienti obesi”. 

Il team che ha prodotto questi risultati sta infatti avviando uno studio clinico molecolare che permetterà ai pazienti con alto rischio di sviluppare metastasi di essere identificati precocemente e trattati adeguatamente.

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