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Salute

Sempre più italiani intolleranti al glutine, consulti gratis in farmacia

Iniziativa firmata Schär in collaborazione con l'Adi, associazione italiana di dietetica e di nutrizione clinica. Il presidente: "La maggior parte dei partecipanti ha sollevato dubbi su come arrivare alla diagnosi, sugli esami da effettuare, sulle figure mediche da consultare"

In Italia, solo nel 2016, sono stati diagnosticati oltre 15.500 nuovi casi di celiachia, di cui quasi 1000 solo in Sicilia: una patologia che, finora, non ha conosciuto battute di arresto. In più, per ogni paziente a cui viene confermata la diagnosi, ce ne sono 7 che vengono misdiagnosticati o che non ricorrono al parere di specialisti poiché i sintomi – tra cui dolore addominale, gonfiore, diarrea, senso di spossatezza – vengono sottovalutati, ricondotti ad altra causa, con il risultato di ritardare una corretta diagnosi. Invece, in presenza di sensibilità al glutine non celiaca, così come in presenza di celiachia l’unica terapia possibile è adottare, temporaneamente o in maniera permanente, una dieta priva di glutine. All’interno del mese delle intolleranze al glutine si inserisce l’iniziativa firmata Schär con Adi – Associazione italiana di dietetica e di nutrizione clinica onlus che prevede incontri informativi in farmacia, Palermo inclusa.

Delle 204 farmacie aderenti alla campagna di sensibilizzazione, in ben 55 saranno presenti dietiste Adi per rispondere a domande, dubbi e dare consigli utili a chi soffre o sospetta di soffrire di disordini legati al glutine e sulla dieta corretta da seguire; nelle restanti 149 farmacie sarà disponibile il materiale informativo. L'elenco delle farmacie aderenti è consultabile al sito www.megliosenzaglutine.it.

Obiettivo della campagna è sensibilizzare su una patologia che interessa oltre 190.000 persone sul territorio nazionale, acquisire consapevolezza sul tema e promuovere un'informazione corretta per i pazienti colpiti da patologie riconducibili ad un’alimentazione contenente glutine. 

"Dalle passate edizioni emerge come la maggior parte dei partecipanti abbia sollevato dubbi su come arrivare alla diagnosi, sugli esami da effettuare, sulle figure mediche da consultare e soprattutto sulla possibilità di concedersi ogni tanto qualche strappo nella dieta - commenta Antonio Caretto, presidente Adi -. Le domande più frequenti hanno dimostrato quanto fondamentale siano la corretta informazione e il counseling dietetico operato da un Dietista con competenze specialistiche sulla malattia sia direttamente nei confronti dei pazienti che nei confronti dei genitori di bambini celiaci".

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