"Lo sport in salute": giornata di studio in attesa della mezza maratona
L'incontro si terrà a Villa Niscemi ed ha l'obiettivo di promuovere l’attività fisica: lo sport è uno strumento di prevenzione, di riabilitazione e cura di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche
Al via domani la giornata di studio "Lo sport IN salute" (dalle 8,30 nella Sala delle Carrozze, Villa Niscemi) organizzata dall'associazione Marco Sacchi e dall'Associazione italiana Donne Medico, con il patrocinio ed il supporto organizzativo del Comune. La giornata apre un weekend all'insegna dello sport, in vista della Palermo International Half Marathon - Running Sicily - Coppa Conad programmata per domenica 14 ottobre.
"Gli studi sulle diseguaglianze nella pratica della attività fisica nei diversi paesi europei - spiega Rosalba Muratori, presidente dell'associazione Marco Sacchi - hanno fatto emergere strette correlazioni fra lo stato socio economico e la pratica di attività fisica. L'OMS ha pubblicato il Piano Europeo di Azione Globale per la Promozione dell'Attività Fisica 2018/2030, prefiggendosi l'obiettivo di costruire una società improntata ad uno stile di vita sempre più attivo e salutare. Devono essere attuati tutti i possibili interventi affinchè le città siano 'a dimensione' di una pratica sportiva accessibile a tutti".
I numeri parlano chiaro: in Italia il 30% degli adulti tra 18 e 69 anni svolge, nella vita quotidiana, meno attività fisica di quanto è raccomandato e può essere definito sedentario. Secondo i dati Istat (luglio 2017), in Italia oltre il 39% delle persone da 3 anni in su ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport né altre forme di attività fisica nel tempo libero. Elevate le differenze di genere: è sedentario il 43,4% delle donne contro il 34,8% degli uomini.
Marina Rizzo, presidente dell'Associazione italiana Donne Medico rimarca: "L'attività fisica è un optional per l'Italia e soprattutto per le donne italiane. Bisogna fare crescere la cultura dello sport, la cui pratica ha importanti ricadute in termini di prevenzione dei tumori, delle malattie metaboliche e cardiovascolari. E' un dato preoccupante che ci sia una alta percentuale di donne sedentarie, rispetto agli uomini; inoltre, sembrano essere le giovani donne, al di sotto dei quaranta anni, ad essere meno attive. L'approccio alla pratica sportiva deve cambiare e devono essere messi in campo tutti strumenti che favoriscano la mobilità attiva e la prevenzione, cominciando con attività di sensibilizzazione su benessere e salute nelle scuole". Obiettivo dell’evento è la promozione dell’attività fisica: lo sport va pensato come strumento di prevenzione, di riabilitazione e cura di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche.