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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giornata mondiale contro l'Aids, al Policlinico test gratuito e anonimo

L'iniziativa è in programma il primo dicembre. Sarà possibile effettuare l'analisi per Hiv ed epatite C. Antonio Cascio, direttore del Centro regionale di riferimento: "Nel 2020 sono state fatte circa 1/3 di tutte le nuove diagnosi regionali e purtroppo i dati del 2021 non sono confortanti, al 25 novembre i nuovi pazienti sono 34"

Anche il Policlinico aderisce alla giornata mondiale contro l’Aids e organizza per mercoledì 1 dicembre un appuntamento dedicato alla prevenzione e alla conoscenza. Dalle 11 alle 16 l’area di solito dedicata al drive in tamponi, in via del Vespro 133, sarà a disposizione di quanti vorranno effettuare il test gratuito Hiv e Hcv ( epatite C). Al gazebo saranno presenti dirigenti medici della Unità di Malattie infettive guidati da Marcello Trizzino insieme agli specializzandi, a disposizione degli utenti per rispondere a quesiti, chiarire dubbi e fornire indicazioni sull'esecuzione del test e l'accesso all'ambulatorio.

Sarà possibile effettuare il test sia in forma riservata che in forma anonima. Nel primo caso è necessario esibire un documento di identità al momento dell’effettuazione del test o del ritiro dei risultati; per tutti i dati anagrafici che verranno richiesti il personale sanitario è vincolato dal segreto professionale e d'ufficio ed ogni informazione riguardante l'esecuzione ed il risultato del test non possono essere in nessun caso divulgate. Nel caso del test in forma anonima non viene richiesto alcun documento personale (solamente la data di nascita), ma viene utilizzato un codice per l'identificazione del paziente. Il test Hiv viene eseguito su un normale prelievo di sangue periferico. Il test effettuato presso il laboratorio di Virologia del Policlinico è il ComboTest (test di IV generazione), che, oltre a individuare gli anticorpi anti Hiv, è in grado di rilevare la presenza di una particolare proteina (l’antigene P24) che compare e aumenta significativamente nel sangue dopo pochi giorni dal contagio. Il test si positivizza dopo 20-30 giorni dal contagio (il cosiddetto periodo finestra). Nessuno può essere sottoposto al test senza consenso, se non per motivi di necessità clinica nei suoi interessi. Il test è volontario e, perché venga eseguito, è necessario il consenso esplicito e informato del paziente. La legge 135 del giugno 1990, infatti, garantisce che il test sia effettuato solo con il consenso della persona. Prima di eseguire il test, l'operatore sanitario potrebbe fare domande riguardo la salute sessuale, o sul perché si è deciso di fare il test.

"Il centro regionale di riferimento regionale del Policlinico di Palermo – sottolinea Antonio Cascio, direttore del Centro - anche in periodo di pandemia Covid ha continuato a seguire i pazienti Hiv e con Aids. Nel 2020 sono state fatte circa 1/3 di tutte le nuove diagnosi regionali e purtroppo i dati del 2021 non sono confortanti, al 25 novembre i nuovi pazienti sono 34. Per quanto riguarda i ricoveri ordinari di pazienti con forme avanzate di malattia, dal gennaio 2020 ne abbiamo avuto ben 57 di cui il 17% è purtroppo deceduto. Nel mondo si contano ancora ogni anno 1 milione di infezioni. In Italia si conferma il trend in discesa secondo i dati dell'Iss. La forte riduzione dello screening e le misure di restrizione hanno influito sui dati, questo significa che è vietato abbassare la guardia anche perché la stragrande maggioranza delle infezioni da Hiv è evitabile. L'informazione e la sensibilizzazione dei cittadini con particolare riguardo alle fasce più a rischio sono il principale fattore di prevenzione. Secondo l'Iss 6 diagnosi su 10 vengono effettuate in ritardo quando la situazione immunitaria del paziente è già compromessa. Le ripercussioni negative sull'efficacia delle terapie sono evidenti così come hanno un grave impatto sociale con danno di trasmissione involontaria ad altre persone. Questo mese sono stati pubblicati i dati sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2020, documento redatto con il contributo di alcuni componenti del comitato tecnico sanitario del ministero della Salute e i referenti della direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute. Nel 2020, sono state segnalate 1.303 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a un’incidenza di 2,2 nuove diagnosi ogni 100.000 residenti. Un dato che segna un calo del 47% rispetto al 2019. Allo stesso modo sono stati diagnosticati 352 nuovi casi di AidsS rispetto ai 605 nel 2019. Numeri che confermano il trend in discesa degli ultimi anni ma che nel 2020 a causa della pandemia da Covid 19 segnano un crollo che potrebbe essere imputato ad un ritardo delle diagnosi”.

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