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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Il Covid si diffonde e cresce l'ansia da contagio, studio Unipa su importanza aiuto psicologico

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology e ha analizzato un campione di 301 soggetti, tra i 18 e i 57 anni nel periodo compreso tra il 7 e il 18 maggio 2020

Un gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione (SPPEFF) dell'Università ha condotto uno studio sugli effetti psicologici conseguenti all’isolamento sociale durante il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19, che evidenzia l'importanza di specifici programmi di trattamento psicologico per migliorare il controllo dell'ansia da contagio e promuovere il benessere psicologico.

La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Frontiers in Psychology, ha analizzato un campione di 301 soggetti, di età compresa tra i 18 e i 57 anni, nel periodo compreso tra il 7 e il 18 maggio 2020, relativo alla prima settimana della fase due del lockdown, indagando le relazioni esistenti tra il nevroticismo, un tratto della personalità associato a instabilità emotiva, e alcuni correlati psicologici tra i quali la noia, il fantasy engagement ovvero la tendenza dei soggetti a fantasticare, il time management ovvero la capacità di gestire il proprio tempo e la paura del contagio da Covid-19.

I risultati dell'indagine evidenziano come soggetti emotivamente vulnerabili e tendenti a fantasie negative abbiano sperimentato un maggior senso di noia e una maggiore paura di un'infezione da SARS-CoV-2. Viceversa, individui capaci di elaborare fantasie positive e di gestire adeguatamente il tempo hanno manifestato meno noia e minor timore di contagio. È altresì emerso l'importante ruolo di mediatore delle strategie di time management nell’associazione tra la noia e la paura del contagio da Covid-19.

Il team di studiosi è stato coordinato da Maurizio Cardaci, ordinario di Psicologia Generale di Unipa, ed è composto dalle docenti Barbara Caci e Silvana Miceli dello SPPEFF, e da Fabrizio Scrima dell’Université de Rouen (Francia).

“Lo studio – spiegano i ricercatori - conferma l’importanza, già avvalorata dal governo nazionale, di avviare azioni di sostegno psicologico delle persone caratterizzate da alti livelli di nevroticismo per contrastare gli effetti negativi, come ad esempio ansia e depressione, correlati ad una maggiore esposizione allo stress per effetto delle doverose azioni di isolamento e/o distanziamento sociale imposte per limitare il propagarsi della pandemia ancora in corso. È necessario che i programmi di intervento psicologico siano finalizzati non solo a guidare i soggetti nel coltivare pensieri positivi orientati al futuro, ma altresì a consolidare le strategie di time management, anche alla luce del ruolo di moderazione che tale variabile ha sulla relazione tra noia e paura del Covid-19. Il time management rappresenta, dunque, un importante fattore di protezione in grado di contrastare gli effetti negativi dell’ansia da contagio da Covid-19, promuovendo un maggiore benessere psicologico”.

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