All'ospedale Giglio per i pazienti oncologici niente visite ma videochiamate con i familiari
I degenti sono supportati dall’equipe di Psicologia clinica e viene messo a disposizione uno smartphone con cui poter interagire con i propri cari, che non possono accedere al nosocomio per le disposizioni anti Coronavirus
I pazienti oncologici ricoverati all’ospedale Giglio di Cefalù saranno supportati dall’equipe di Psicologia clinica con video colloqui con i familiari.
“In un momento in cui l’accesso in ospedale non viene consentito ai propri cari – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – abbiamo predisposto un ulteriore servizio di video assistenza per mantenere attivo il legame affettivo con la famiglia”.
“Garantire la continuità delle relazioni familiari – ha aggiunto Gaetano Castronovo, psicoterapeuta e psico-oncologo - durante il ricovero è un fattore protettivo ancor più necessario per affrontare le cure e superare anche l'eccezionale realtà che stiamo vivendo. Inoltre, i pazienti anziani, spesso, non hanno dimestichezza con le moderne tecnologie per cui interveniamo a loro supporto”.
A disposizione del paziente viene messo uno smartphone con cui poter interagire con il proprio familiare. “Ringrazio – ha rilevato il responsabile dell’oncologia Massimiliano Spada – il personale del servizio di psicologia clinica che, in questa drammatica contingenza sanitaria, sta confermando il suo altissimo profilo professionale e assistenziale”.
Lo smartphone per l’unità operativa di oncologia è stato offerto dalla Jointel sns di Cefalù. Un analogo servizio è stato predisposto in unità di riabilitazione, lungodegenza e risveglio con due smartphone messi a disposizione dalla Fondazione Giglio. La responsabile facente funzione della Riabilitazione è la dottoressa Francesca Rubino.