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Il caso: "Siamo in zona rossa ma Miccichè va in tv con un amico in casa", "Tutto regolare"

Sulla pagina Facebook "Movimento 5 Stelle Sicilia" infuria la polemica contro il presidente dell'Assemblea regionale che ieri si è collegato su Tgs per commentare la partita del Palermo. La replica: "Entrambi con tampone negativo, lui era fuori per lavoro ed è passato da me"

Un'ospitata in tv del presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè scatena la polemica. Il fatto che durante il collegamento con Tgs Studio Stadio fosse sul divano accanto a un amico, il ristoratore Mario Di Ferro, a guardare la partita del Palermo, ha fatto storcere il naso a qualche telespettatore. C'è chi ha scritto in diretta durante la trasmissione, e chi ha contattato la redazione di PalermoToday: "Evidentemente - scrive uno di loro - per il nostro presidente dell'Assemblea regionale non valgono le restrizioni dovute alla zona rossa dato che si trova in casa con un amico a guardare la partita del Palermo". Secondo Miccichè, contattato dalla redazione di PalermoToday, tutto si è svolto in maniera regolare. Intanto perché sostiene che si trovasse in casa sua, e poi perché entrambi si erano appena sottoposti a tampone che ha dato esito negativo.

Ma intanto sulla pagina Facebook "Movimento 5 Stelle Sicilia" infuria la polemica: "Miccichè è scandaloso! Dal Presidente del Parlamento più antico del mondo - si legge - ci si aspetta la massima diligenza e l'assoluto rispetto delle regole, lui invece se ne frega altamente. Si sente un essere superiore. Non solo non indossa mai la mascherina, ma ieri, in piena zona rossa ha pensato bene di andare da un suo amico a guardare la partita. Sì avete capito bene - scrivono su Facebook gli attivisti pentastellati - mentre i siciliani sono costretti a rimanere chiusi in casa, ad abbassare le saracinesche e a fare enormi sacrifici lui se ne va in giro come se fosse tutto normale.  Ed è comico pensare che, nemmeno una settimana fa, Musumeci aveva annunciato che per colpa di alcuni indisciplinati avrebbe chiuso ancora di più la Sicilia. Diteglielo a Musumeci che tra quegli indisciplinati che non rispettano le regole c'è proprio il (suo) presidente dell'Ars...".

Il presidente dell'Ars però chiarisce che non è mai uscito da casa. "Tutto si è svolto nella massima regolarità e trasparenza - chiarisce Miccichè - e per prima cosa tengo a precisare che ci trovavamo a casa mia. Entrambi ci siamo sottoposti a tamponate il giorno prima, sia rapido che molecolare. Ed entrambi siamo risultati negativi. Ho oltrepassato i 65 anni, mi sento un soggetto a rischio e non sono certo un cretino che mette a rischio la propria salute. Mi trovavo nella mia casa di Palermo perché ero stato all'Ars tutto il giorno".

Quindi a uscire da casa sarebbe stato Di Ferro. "Lui si trovava fuori per lavoro. Tra l'altro per un nobile lavoro - sottolinea Miccichè  perché fornisce 80 pasti al giorni per la Caritas. Quindi al posto di tornare nella sua abitazione, si è fermato da me per la trasmissione perché a casa sua la connessione non era ottimale. Ha anche portato un poco di pasta al forno che abbiamo mangiato insieme. Tutto regolare, il problema non esiste. Anche durante la trasmissione è stato spiegato che era tutto in regola".

Il ristoratore, anche lui raggiunto telefonicamente dalla redazione di PalermoToday, conferma la versione del presidente dell'Ars e preferisce non aggiungere altro. "Se qualcuno vuole fare politica inseguendo me - conclude Miccichè - penso che non sia sulla strada giusta. Che i Cinquestelle pensassero alle cose serie del paese al posto di guardare le mie ospitate in tv o a fare polemica sui divani acquistati per l'Ars". 

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