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Sgarbi nuovo assessore alla Cultura: "Rischierò la vita, attaccherò la mafia tutti i giorni"

Il critico d'arte torna in Sicilia dopo l’esperienza da sindaco di Salemi: "Voglio una moratoria per cancellare per sempre tutte le pale eoliche". Tra gli obiettivi c'è quello di incentivare il turismo gay

In piena campagna elettorale ha ritirato la sua candidatura a governatore in cambio della delega ai beni culturali: Vittorio Sgarbi torna in Sicilia dopo l’esperienza da sindaco di Salemi, conclusa con lo scioglimento del Comune per mafia. Lo farà questa volta in veste di assessore. Il critico d'arte è infatti uno dei pochi certi di una poltrona nella nuova giunta Musumeci. E' lui il nuovo assessore alla Cultura della Regione Siciliana (manca solo l'ufficialità).

“Non so quanto tempo trascorrerò in Sicilia, devo organizzarmi - ha ammesso Sgarbi negli scorsi giorni -. Ci saranno le le elezioni politiche e io farò la mia lista in alleanza con Berlusconi. L’obiettivo è fare il ministro della Cultura. Mi devo organizzare con gli uffici a Palermo e non so come funziona la macchina. Sarò assessore al cento per cento. Questi sono abituati ai trabocchetti, ma questa volta non possono farmi lo scherzetto – ha detto il critico d’arte -. Voglio una moratoria per cancellare per sempre tutte le pale eoliche. Quelle che non funzionano le butto giù, faccio un casino che se lo ricordano per tutta la vita, attacco la mafia tutti i giorni, su questo rischio la vita. Voglio la Sicilia libera da tutte le pale eoliche di merda”.

Sgarbi ha rilanciato poi un suo vecchio progetto, quello di incentivare il turismo gay in Sicilia. Un mese e mezzo fa aveva chiamato direttamente Vladimir Luxuria per offire un posto da assessore. Adesso invece ha fatto sapere di volere Crocetta come testimonial del turismo gay. 

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