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Coppia gay aggredita in via Maqueda, Più Europa: "Frutto di disagio sociale e culturale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Siamo consapevoli che quel quadrilatero è tutt’altro che riqualificato e sicuro, nonostante il suo pregio e la sua bellezza, e poi volte abbiamo spronato interventi e vigilanza da parte di un amministrazione che a spot non ha rivali, ma che nei fatti arranca ed anche male. Per fare di Palermo una città turistica e dell’accoglienza servono servizi, decoro, sorveglianza e sicurezza, non interviste e conferenze stampa". Lo dicono i portavoce del Mezzogiorno di Più Europa Fabrizio Ferrandelli e la referente del dipartimento pari opportunità Maria Saeli, in merito all'aggressione subita ieri sera in via Maqueda da una coppia gay.

"Esprimiamo la nostra vicinanza ai ragazzi, vittime di un'aggressione frutto di disagio sociale e culturale, di pregiudizi e discriminazione verso gli altri. Ma Palermo, per fortuna, non è questa - proseguono Ferrandelli e Saeli -. Palermo è tanto altro, è integrazione, è melting pot. Palermo è a colori. Vorremmo invitare i due giovani ad un incontro - proseguono - per scusarci a nome dei palermitani e per far conoscere loro, accompagnandoli per le strade, la vera Palermo, per respirare la vera città. Che è viva, aperta, solare e non certo quella brutta e violenta che hanno incontrato ieri. Ci auguriamo che episodi come questo non possano più ripetersi e che i responsabili siano fermati e capiscano che l'amore non si odia".

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