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Vertenza Blutec, sindaci del Palermitano: "Convocate un incontro o sarà protesta a Roma"

Il Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione dell'area industriale di Termini Imerese chiede un vertice presso il ministero dello Sviluppo economico e denuncia "ll silenzio assordante della Regione Siciliana e del Governo nazionale"

Undici sindaci del Palermitano, con i rappresentanti sindacali, chiedono la convocazione urgente di un tavolo ministeriale presso il ministero dello Sviluppo economico per la risoluzione della vertenza Blutec. La richiesta è stata formulata al termine di una riunione in videoconferenza del Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione dell'area industriale di Termini Imerese. All'appuntamento erano presenti sindaci e rappresentanti dei Comuni di Palermo, Termini Imerese, Caccamo, Montemaggiore di Belsito, Trabia, Sciara, Cerda, Petralia Sottana, Campofelice di Roccella, Cefalù e Aliminusa, oltre che i rappresentati sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uil Uilm.

"Considerata la scadenza della Cassa integrazione il prossimo 30 giugno e il rischio che si concluda l'amministrazione straordinaria con il conseguente licenziamento e la fine di ogni prospettiva di reindustrializzazione per il territorio e di rioccupazione dei lavoratori - si legge in una nota - dall'incontro è emersa la necessità, constatato il silenzio assordante della Regione Siciliana e del Governo nazionale, di una convocazione urgente del tavolo ministeriale presso il Mise e con la viceministra Alessandra Todde, delegata alla risoluzione delle crisi aziendali". In mancanza di convocazioni ufficiali, il 27 aprile, i sindaci e le organizzazioni sindacali si autoconvocheranno a Roma presso il Mise.

Fonte agenzia Dire
 

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