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Dietrofront della Regione, centri vaccinali negli ospedali aperti ma senza spese

Dopo le proteste, l'assessorato alla Sanità ha deciso di tenere in attività gli hub ma "non ci sarà nessuna indennità aggiuntiva per i medici che vi operano". Ma ogni azienda sta procedendo a modo proprio. Razza: "Direttori generali e Commissari Covid si accordino su criteri di selezione dei centri vaccinali ospedalieri da mantenere"

Sulle somministrazioni dei vaccini negli ospedali palermitani regna il caos. Prima dall'assessorato avevano fatto sapere che sarebbero stati chiusi, poi invece il passo indietro e il mantenimento in attività. Ma senza incentivi, dicono, ovvero senza indenità aggiuntive per i medici che vi operano. Solo che ancora la situazione è talmente fluida che nessuno negli ospedali sa come comportarsi e ogni azienda sta procedendo a modo proprio.

Al Policlinico, per esempio, il centro non è mai stato chiuso e si prosegue come sempre. Al Civico, dopo un temporaneo stop, le somministrazioni sono ripartite anche dopo le accese proteste degli utenti, ma solo con l'ausilio di infermieri. Al Cervello si può contare sull'impiego di personale volontario, come medici in pensione che si sono rimessi in gioco.

"La gente viene qui per vaccinarsi e non possiamo tirarci indietro - dice un operatore sanitario a PalermoToday - soprattutto in un momento in cui la pandemia avanza di nuovo ed è necessario ingranare con le terze dosi". Proprio da oggi si apre anche ai quarantenni per le somministrazioni booster.

Il percorso per per lasciare aperti solo gli hub e gli ambulatori territoriali, insomma, è ancora incerto. "C’è una nota - spiega a PalermoToday l'assessore alla Salute, Ruggero Razza - in cui si chiarisce la strategia e si affida al raccordo tra direttori generali e Commissari Covid (per le aree metropolitane) di definire i criteri di selezione dei centri vaccinali ospedalieri da mantenere. Obiettivo: graduale passaggio alla prevenzione territoriale, garantendo in ogni caso la sede vaccinale protetta per i fragili. Sulle incentivazioni, penso che il dipartimento per la Programmazione strategica abbia costantemente interloquito con i direttori generali delle aziende ospedaliere".

Nei prossimi giorni dovrà essere chiarito proprio l'aspetto economico: l'assessorato si aspetta che i centri ospedalieri proseguano la propria attività senza costi aggiuntivi e senza danneggiare i reparti ordinari e l'assistenza dei pazienti non-Covid, ma la cancellazione delle indennità per i medici costringerà ovviamente le aziende a riorganizzare il lavori.

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