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Il M5S perde pezzi in Consiglio: Argiroffi espulsa dai probiviri, Forello passa al Misto

La comunicazione è stata data durante una seduta d'Aula. L'ex candidato sindaco: "Il Movimento non è più democratico". L'architetto Argiroffi: "Sto preparando un ricorso contro una decisione che vuole solo stroncare ogni forma di dibattito interno"

Il gruppo comunale del Movimento 5 Stelle perde altri due pezzi: il consigliere Giulia Argiroffi è stato espulso su decisione dei probiviri, mentre l'ex candidato sindaco Ugo Forello è passato al Gruppo misto, anticipando forse l'ufficializzazione della decisione in virtù di un provvedimento disciplinare avviato negli scorsi mesi. La comunicazione è stata data oggi durante una seduta a Sala delle Lapidi.

"Oggi per me si chiude un capitolo in maniera sofferta. Nella vita - ha dichiarato Forello - bisogna essere coerenti con le proprie idee: tutti sapete che il mio matrimonio con il Movimento cinque stelle è da tempo in crisi, non perchè io abbia cambiato idee o percorsi politici ma perchè ritengo che il Movimento, soprattutto da quando ha posto in essere l'accordo di governo con la Lega, abbia cambiato la propria pelle".

L'ex candidato sindaco grillino non ha ricevuto ancora alcuna comunicazione. "Ritengo che il provvedimento di espulsione che mi riguarda - ha spiegato - possa essere 'in viaggio'. Ho combattuto ogni giorno la mia battaglia dentro il Movimento essendo sempre chiaro e schietto. Per questo sono stato sottoposto a procedimento disciplinare. Ho risposto ai probiviri dicendo che in questo Paese non esiste il reato di opinione e che la possibilità di confronto è fondamentale per la democrazia ma evidentemente il Movimento non è più un movimento democratico".

Porta invece la data di ieri il provvedimento - adottato a Roma dal collegio composto da Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone - e notificato oggi all'architetto che, almeno temporaneamente, passerà al Gruppo Misto. "Sto preparando un ricorso contro una decisione che vuole solo stroncare ogni forma di dibattito interno", dice l'Argiroffi.

Nel provvedimento non viene riportata alcuna motivazione ma, tra citazioni di articoli dello statuto e del codice etico, si fa riferimento a una dichiarazione in cui il consigliere Argiroffi si è detta "indipendente dai lavori del resto del gruppo consiliare di appartenenza, anche attraverso modi di agire - si legge nella delibera - poco cooperativi e trasparenti nei confronti degli iscritti". Restano quindi nel gruppo consiliare grillino Concetta Amella, Rosalia Lo Monaco e Antonino Randazzo.

Caronia: "Un errore per il Movimento"

Dopo la sua uscita il consigliere Argiroffi è stato invitato dall'ex compagno del Movimento Igor Gelarda a passare alla Lega. Invito che però sarebbe stato prontamente declinato. Un attestato di solidarietà è arrivato dalla collega d'aula Marianna Caronia: "Farei un sondaggio in città per verificare quale sia, fra i consiglieri comunali del M5S, quello più noto ai cittadini. Forse, ma ne dubito, il cosiddetto 'Movimento' comprenderebbe il proprio errore. Comunque sono certa che questa vicenda non farà diminuire, ma anzi aumenterà l'impegno e la combattività di Giulia Argiroffi, con cui penso che tante iniziative potremo ancora condividere".

Chinnici: "Il lato oscuro di un Movimento nato sulle ceneri del populismo"

"Il Movimento 5 Stelle non tollera la democrazia, la libertà di pensiero o di opinione: a Giulia Argiroffi e Ugo Forello, consiglieri comunali eletti nel M5S e passati al gruppo Misto, va la nostra piena solidarietà. Due consiglieri capaci e appassionati che in questi anni si sono spesi per Palermo, seppur da posizioni di opposizione, e che non meritavano un simile trattamento ma che hanno dovuto scoprire, a proprie spese, il lato oscuro di un Movimento nato sulle ceneri del populismo e che sta portando il Paese allo sfascio", commenta il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici. "Sono sicuro che i colleghi continueranno a offrire il loro contributo al consiglio comunale e alla città così come hanno fatto sinora, senza che le beghe interne al loro ex Movimento li distolgano dal loro impegno”, ha dichiarato il capogruppo di Palermo 2022 Toni Sala.

Sinistra Comune: "Movimento, copia sbiadita della Lega"

"Le parole del consigliere Forello - si legge in una nota inviata di Sinistra Comune - in aula sono state chiarissime: a non avere cittadinanza nel movimento sono state tutte le idee e gli interventi non in sintonia con il ministro dell’Interno e con le sue politiche che propagandano esclusione ed intolleranza. D’altronde è facile constatare come il Movimento abbia sconfessato tutti i propri principi fondativi per farsi copia sbiadita della Lega. Dalla politica delle alleanze alla più recente e ridicola invenzione del 'mandato zero' e ora alla pantomima organizzata per giustificare il fatto che il Governo di cui sono soci di maggioranza sta dando il via libera alla Tav. Ai consiglieri, come a chiunque venga censurato per le proprie idee, va quindi la nostra solidarietà. Pensiamo che chi continua a militare oggi o a dare il proprio voto al Movimento 5 Stelle possa trovare in questa vicenda una definitiva conferma dell’incompatibilità del Movimento con ogni forma di libertà di pensiero, soprattutto se il pensiero è riconducibile ad una sensibilità progressista".

Toni Sala: "Continueranno a offrire contributo"

"Sono sicuro che i colleghi Forello e Argiroffi continueranno a offrire il loro contributo al consiglio comunale e alla città così come hanno fatto sinora, senza che le beghe interne al loro ex Movimento li distolgano dal loro impegno".

Fabrizio Ferrandelli: "M5S antidemocratico e autoritario"

“L’espulsione dei consiglieri Giulia Argiroffi e Ugo Forello dal Movimento Cinque Stelle mi lascia interdetto, e mi convince sempre più si tratti di un partito antidemocratico e autoritario”. Così Fabrizio Ferrandelli, leader siciliano di +Europa, commenta la notizia dell’espulsione dei due consiglieri. “Questo atto conferma la distanza politica e amministrativa con un partito che non accetta il dialogo e lo scambio di opinioni al proprio interno – continua Ferrandelli. Impossibile immagine un dialogo tra forze politiche se il tenore è questo. Confermo la nostra distanza da un modus operandi che reputo lontano da qualsiasi forma di civiltà e democrazia ed esprimo stima e solidarietà per Argiroffi e Forello che apprezzo. Con loro ho infatti condotto diverse battaglie e sono certo continuerò a portarne avanti di nuove per il bene di Palermo e dei palermitani”.

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