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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Musumeci incontra ministri De Micheli e Provenzano: "Mobilità tema non rinviabile"

Il governatore a Roma per affrontare la questione dei collegamenti aerei e in generale della situazione dei Trasporti e delle Infrastrutture nell'Isola. La prossima settimana altro vertice al ministero con le compagnie aeree minori

Più aerei, riqualificazione delle strade provinciali e alta velocità. Sono le priorità per la Sicilia emerse oggi nel corso dell'incontro dedicato alle infrastrutture siciliane e ai collegamenti aerei con l'isola, che si è tenuto al ministero della Infrastrutture e dei Trasporti tra il ministro Paola De Micheli, il ministro del Sud e della Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l'assessore ai Trasporti Marco Falcone. 

De Micheli ha spiegato di voler affrontare con rapidità il tema della piena ripresa del trasporto aereo nello scenario del dopo emergenza sanitaria, attraverso la convocazione la prossima settimana di un apposito tavolo con Enac e le compagnie aeree nazionali attive nei collegamenti con la Sicilia, per definire una programmazione di voli in grado di soddisfare la ripresa della domanda di mobilità nei principali scali e con le isole minori. Entro 15 giorni, verrà costituito, inoltre, un Tavolo permanente sulle infrastrutture strategiche siciliane, così come richiesto dal governo Musumeci con una delibera di Giunta.

Quanto all'aeroporto di Trapani Birgi, il ministro ha affermato che la società aeroportuale ha chiesto la riapertura dello scalo nella giornata di ieri e rispetto al ripristino di un volo quotidiano Alitalia con Roma, è in corso la valutazione da parte dell'amministrazione straordinaria della compagnia di bandiera. 

Provenzano ha posto l'esigenza di affrontare sul piano strategico le diverse urgenze infrastrutturali della Sicilia, con una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti i livelli di governo, nello spirito di una leale collaborazione istituzionale, i cui frutti devono essere tangibili sul miglioramento della mobilità dei siciliani, anche per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale che rischia di abbattersi sull'Isola.  

De Micheli ha poi ricordato i recenti stanziamenti del Mit alle Province per la riqualificazione della rete viaria di competenza e chiesto ai rappresentanti della Regione Sicilia di inviare un elenco con le opere prioritarie e i relativi costi: l'obiettivo è reperire le risorse necessarie per dare copertura a una prima corposa tranche di interventi da attuare. In tema di infrastrutture ferroviarie la titolare del Mit ha ricordato, oltre alla realizzazione in corso della Catania-Messina-Palermo, anche il progetto dell'anello di Alta Velocità di rete inserito tra quelli da finanziare attraverso il piano europeo del Recovery fund. Per tutta la restante programmazione relativa alle infrastrutture siciliane verrà insediato un tavolo permanente con le istituzioni regionali, Rfi, Anas e il Consorzio per le autostrade siciliane. 

Altro tema affrontato quello della manutenzione delle strade secondarie. Nei prossimi giorni, la Regione trasmetterà al ministero il Piano della viabilità provinciale, per la nomina di un commissario e con dotazione finanziaria di oltre mezzo miliardo di euro tra Fondi regionali e statali.

“È solo un primo passo - sottolinea il governatore Nello Musumeci - ho detto con chiarezza alla ministra che la condizione della mobilità e delle nostre strade è davvero insostenibile e non più rinviabile. Ho colto interesse e disponibilità. Vedremo nelle prossime settimane”.

Caustico il commento della Cisl siciliana. “Una bella notizia che ci auguriamo non resti meramente tale. Che speriamo non sia l’ennesimo annuncio”, afferma Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl Sicilia, riguardo al “tavolo permanente” in materia di infrastrutture. "Un tavolo permanente di confronto tra governo e parti sociali, per definire accordi, obiettivi, tempi e risorse di un piano di rilancio che avesse nella questione delle infrastrutture uno degli snodi strategici, lo abbiamo chiesto in pieno lockdown - aggiunge Cappuccio -. Ora va da sé che se il tavolo parte davvero noi siamo contenti. Ma dal governatore ci aspettiamo adesso che ci chiami per sederci al tavolo assieme alle istituzioni, con le nostre proposte”. Anche perché la disoccupazione reale che in epoca ante-virus in Sicilia sfondava il tetto del 40 per cento, ora rischia di tradursi in paralisi sociale. “Non possiamo permettercelo. E per questo abbiamo il dovere di progettare assieme, tutti, parti sociali e istituzioni, non solo l’uscita dal tunnel. Anche le linee di indirizzo della Sicilia che vogliamo: i tempi, le risorse e i modi per lasciarci alle spalle la rete borbonica dei trasporti che è l’autentica palla di piombo ai piedi della Sicilia”. 

Articolo aggiornato il 16 giugno 2020 alle ore 17,25
 

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