"Inviti discutibili e annunci spot": opposizioni contro il tour di Orlando nei quartieri
I capigruppo di minoranza Tantillo e Russo parlano di comportamento "istituzionalmente scorretto" del primo cittadino: "Il sindaco mortifica il Consiglio comunale non coinvolgendolo". Aziende sotto accusa: "Competenze poco chiare, contratti di servizio da rimodulare"
Ieri Brancaccio, oggi Mondello. Qualche giorno fa è toccato a Sferracavallo. Il tour del sindaco Leoluca Orlando nelle borgate e nei quartieri della città - assieme ad assessori, presidenti di Circoscrizione, vertici delle società partecipate, consiglieri di maggioranza - fa storcere il naso alle opposizioni presenti a Sala delle Lapidi.
Il motivo? La partecipazione solo di "alcuni consiglieri comunali, invitati con criteri discutibili" e "annunci spot, che sanno tanto d'improvvisazione e poco di progettazione". A tirare la bordata al primo cittadino sono i capigruppo di minoranza Giulio Tantillo (Fi) e Mimmo Russo (Fdi), secondo cui "Orlando mortifica il Consiglio comunale non coinvolgendolo e non ascoltandolo, fatto inusuale e istituzionalmente scorretto. Questi incontri dividono le istituzioni della città e sembrano una fuga in avanti che non porterà risultati tangibili".
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I due esponenti dell'opposizione annunciano barricate in Aula: "Ci opporremo fermamente alle varie decisioni affrontate negli incontri, perché l’amministrazione pensa di programmare interventi senza tenere conto delle priorità e dei disagi in cui vivono i palermitani". Una presa di posizione che nasce anche dalla "mancata chiarezza su proposte e competenze degli interventi". E' il caso ad esempio dei marciapiedi: "Soprattutto in periferia costituiscono un pericolo per l’incolumità dei cittadini, a causa della scarsa manutenzione. Non è possibile pensare che Rap e Coime abbiano le stesse competenze".
Da qui la richiesta, avanzata al presidente Totò Orlando, di convocare un incontro tra la minoranza del Consiglio comunale e i presidenti delle Partecipate, gli assessori, il comandante della polizia municipale. "Occorre con urgenza la rimodulazione dei contratti di servizio di alcune aziende - concludono Tantillo e Russo -. L’improvvisazione deve cedere il passo alla progettazione, è tempo di cambiare i vertici delle partecipate, perché cambiare vuol dire innovare. E l’innovazione è la giusta medicina per la risoluzione dei problemi".