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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Termini Imerese

Impianto di compostaggio a Termini, botta e risposta M5S-presidente Rap

Il parlamentare regionale Luigi Sunseri denuncia "un potenziale conflitto di interessi" perché Norata è socio dell'azienda che ha presentato il progetto. La replica: "Conflitto inesistente, attacco pretestuoso. Se avessi voluto agevolare i privati non avrei fatto partire il compostaggio a Bellolampo"

Botta e risposta tra il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri e l'amministratore unico della Rap Giuseppe Norata. Terreno di scontro è l'impianto di trattamento di rifiuti organici che dovrebbe sorgere in territorio di Termini Imerese.

Il parlamentare pentastellato tira in ballo "un potenziale conflitto di interessi" di Norata, che "figura nella compagine societaria della Ecox". Ovvero l'azienda che ha presentato il progetto per il maxi centro di compostaggio. "Dagli atti in nostro possesso - afferma Sunseri - ed in particolare dalla visura camerale della società Ecox srl, non solo viene fuori che il capitale sociale ammonta appena a 10 mila euro, cifra assai esigua per una società che mira a realizzare un impianto di dimensioni importanti come quello, ma c'è anche una curiosa coincidenza nella compagine societaria: tra i proprietari figura Giuseppe Norata, presidente della Rap, la società comunale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti a Palermo e già presidente, amministratore delegato e oggi liquidatore della società Ecologia e Ambiente spa, che possiede una quota del 25% nella srl".

"Al di là di potenziali conflitti di interesse - prosegue l'esponente del M5S, che nei giorni scorsi ha presentato un'interrogazione all'Ars sull'impianto - riteniamo quantomeno la cosa inopportuna. Ci chiediamo se il sindaco della Città metropolitana Leoluca Orlando sia conoscenza della questione e se nel caso lo ritenga normale. Gli altri soci della Ecox srl, oltre a Norata, sono Rossella e Nicoletta Tomasello, Angelo Catania, Giovanni Sunseri e Giuseppe Genovese, che è anche amministratore unico della società". Il M5S torna inoltre a chiedere alla Regione "di stoppare il progetto". "Termini Imerese - sottolinea Sunseri - ha già pagato a caro prezzo i danni ambientali causati dai modelli industriali del passato, oggi non può e non deve diventare una discarica a cielo aperto".

A stretto giro di posta è arrivata la replica di Norata: "Il conflitto d'interessi è inesistente. Prima del mio insediamento alla Rap, nelle dichiarazioni di rito prima di accettare l'incarico, ho messo nero su bianco di essere socio della Ecox (al 15% e non al 25% come dicono i 5Stelle) e, assieme a mia moglie, anche di un'altra società". Quindi la stoccata ai grillini: "Si tratta dell'ennesimo attacco pretestuoso. Inizialmente avevano pure scambiato il centro di compostaggio di Termini per un inceneritore. Se avessi voluto agevolare iniziative private non avrei fatto partire l'impianto di compostaggio di Bellolampo, che oggi tratta 21 mila tonnellate di organico. E soprattutto non avrei avviato le procedure per realizzare, sempre a Bellolampo, un impianto di digestione  anaerobica per trattare 120 mila tonnellate di organico, da cui produrre bio metano da trazione per i mezzi dei servizi pubblici (Rap e Amat). Di impianti come questi in provincia ne servirebbero altri dieci". 

"Penso che se qualche soggetto debba lamentarsi, per un potenziale conflitto d'interesse, - conclude Norata -  questo potrebbe essere proprio la Ecox, perché con la mia attività potrei aver eroso porzioni di mercato a vantaggio di Rap. Personalmente, amministrando questa società, devo assolutamente fare gli interessi di Rap e di nessun altro".

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