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La Sicilia verso le lezioni in presenza, M5S denuncia: “Alunni disabili senza assistenza”

Dal primo febbraio, se la Regione dovesse diventare arancione, le scuole di ogni ordine e grado potrebbero riaprire senza gli assistenti all'igiene personale e alla comunicazione. I deputati grillini chiedono interventi alla Regione per impedire lo stop ai servizi

Se la Sicilia dovesse diventare arancione, nelle scuole di ogni ordine e grado da lunedì potrebbero riprendere le lezioni in presenza. Ancora una volta però gli studenti disabili siciliani rischiano di essere trattati come alunni di serie b: "Rischiano di rimanere senza l’adeguata assistenza all’igiene personale e alla comunicazione”. A lanciare l’allarme sono i deputati del M5S all’Ars, che chiedono interventi immediati alla Regione per impedire lo stop ai servizi, dovuto "ad un rimpallo di competenze tra le istituzioni per quanto riguarda l'assistenza all’igiene personale, e dalla mancanza di fondi, per quanto attiene al servizio alla comunicazione".

Per accendere i riflettori sul problema, la deputata 5 stelle Roberta Schillaci ha chiesto la convocazione urgente di un’audizione all’Ars, coinvolgendo sindacati, associazioni e l’assessore per la Famiglia, Scavone.  “Da tempo - afferma Schillaci - chiediamo al governo regionale un chiarimento sull’organizzazione dei servizi, cosa che non è mai arrivata, nonostante diverse audizioni in commissione e le manifestazioni delle famiglie. Ora siamo fuori tempo massimo e occorre che si organizzi tutto per rendere un servizio normale ed efficiente, degno di un paese civile. Ricordo - continua la deputata - che il servizio di assistenza alla comunicazione è obbligatorio per legge e che secondo le linee guida regionali pubblicate a settembre deve essere continuativo e con somme garantite per l’intero anno scolastico, mentre l’assistenza igienico personale non può essere demandata al solo personale Ata, insufficiente da un punto di vista quantitativo e qualitativo”.

roberta-schillaciSulla vicenda interviene anche il deputato Nuccio Di Paola: “Occorre fare la massima chiarezza, cosa che abbiamo sollecitato con diversi atti parlamentari. In sede di esercizio provvisorio è stato approvato un emendamento, condiviso da tutte le forze politiche, che stanziava 10 milioni di euro per garantire la continuità del servizio fino alla fine dell'anno scolastico”. 

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