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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Consolidato, primo stop in Consiglio: ancora "mal di pancia" tra le fila della maggioranza

La seduta è saltata dopo che gli orlandiani hanno provato a forzare da mano: l'esame del documento finanziario è stato rinviato alla prossima settimana. Sul rimpasto di Giunta si allungano i tempi, dal confronto sindaco-consiglieri è emersa l'intenzione di rivedere anche i vertici delle Partecipate

Che la strada fosse in salita per il bilancio consolidato lo si è capito sin da subito. Nella seduta di oggi tuttavia la maggioranza (Pd e Sinistra Comune in particolare) ha "forzato" la mano, spingendo per l'approvazione immediata dell'atto. Ricevendo però picche dall'opposizione, con la quale in precedenza gli orlandiani avevano concordato di rimandare il voto finale dopo i necessari approfondimenti con gli uffici. La seduta è così saltata: se ne riparlerà la prossima settimana.

Intanto, il vertice di maggioranza con il sindaco non ha fatto rientrare tutti i mal di pancia. Al centro del confronto tra Orlando e i suoi consiglieri il bilancio consolidato, ma anche il rimpasto di Giunta. E' convinzione di tutti che serva una scossa e che venga innalzato il tasso politico della Giunta. Eccetto Sinistra Comune però nessuno spinge sull'acceleratore. Il motivo? Il Pd in testa chiede un ragionamento complessivo che includa nel rimpasto anche le nomine nelle società partecipate. Anche perché - è stato auspicato - le ex municipalizzate devono attenersi a un preciso indirizzo politico. Cosa che oggi non avviene. Il problema principale resta comunque il rapporto tra Giunta e maggioranza, sollevato da più consiglieri. Gli assessori dialogano poco con il Consiglio e non sempre sono chiare le linee d'indirizzo politico. Sicilia Futura ad esempio, pur manifestando una mancanza di condivisione delle scelte, ha confermato il suo apporto all'amministrazione. 

Nell'elenco dei malpancisti vanno citati pure Giulio Cusumano, che si è detto "non soddisfatto" per il chiarimento fornito in Aula da Orlando sulla vicenda del Ponte Corleone, e Paolo Caracausi, che ha votato contro il prelievo del consolidato e oggi non era presente in Aula. Hanno espresso qualche nota di disappunto anche Toni Sala e Massimiliano Giaconia: "Siamo uomini di maggioranza e lo siamo con convinzione - hanno dichiarato - perché abbiamo condiviso il programma di questa amministrazione. E' una scelta politica per noi fondamentale che le partecipate e i servizi restino pubblici. Tuttavia non siamo soddisfatti di com’è approdato il consolidato in Aula: è vero che è una fotografia di quanto accaduto fino al 31 dicembre 2016, ma in parte non lo è. Facciamo riferimento alla parte dei disallineamenti, ai rapporti tra debiti e crediti con le partecipate".

Malgrado durante il vertice di maggioranza, l'assessore al Bilancio Antonino Gentile abbia assicurato che i disallineamenti troveranno "risposte" nel rendiconto e nel previsionale, Sala e Giaconia hanno sottolineato che "sarebbe stato meglio arrivare in Aula con un progetto virtuoso di rilancio e salvaguardia delle partecipate. Purtroppo oggi non abbiamo contezza di questo progetto, che deve comprendere una riconciliazione dei disallineamenti”. "Il consolidato - hanno aggiunto - non deve essere una fotografia morta, perché dobbiamo consolidare il percorso pubblico delle aziende, anche per gli anni a venire quando toccherà ad altri governare questa città. Qual è l’esito dei lavori della cabina di regia impegnata nella riconciliazione dei disallineamenti? Non lo sappiamo. Avremmo voluto che il dibattito in aula fosse preceduto da un vertice di maggioranza. Inoltre sottolineiamo l’anomalia degli attuali contratti di servizio delle partecipate, che non consentono un controllo analogo efficiente, e quando è necessario sanzionatorio, e lanciamo l’allarme sull’Amat: serve una risposta politica e progettuale ai tagli decisi dalla Regione al trasporto pubblico locale".

L'opposizione dal canto suo, approfittando delle crepe nella maggioranza, va avanti martellando il sindaco. "Il bilancio consolidato non può essere approvato. Siamo allarmati dall’atteggiamento mistificatorio di chi non riconosce i problemi e non affronta le questioni, scappando dall’aula durante il dibattito - ha affermato Fabrizio Ferrandelli -. Il consolidato porta avanti le criticità di gestione che sono state già rilevate, alcune delle quali hanno refluenza a partire dagli ultimi tre anni di gestione dell’amministrazione Orlando, così come rilevato ufficialmente dalla Corte dei Conti. Si parla di -242 milioni di euro di perdita d’esercizio e -42 milioni di disallineamento. Questo bilancio consolidato non può essere approvato se prima non si ha contezza dai rilievi avanzati dalla Corte dei Conti e senza conoscere il nuovo bilancio di previsione che dovrebbe contenere le misure correttive per contrastare l’ingente perdita".

Il capogruppo dei Coraggiosi, Cesare Mattaliano, ha invece chiesto  chiarezza sul futuro del personale comunale e delle aziende: "A rischio ci sono servizi per i cittadini e il futuro di tanti lavoratori e il sindaco non può continuare a eludere questioni di tale importanza".  

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