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"Spid, quante anomalie": Orlando scrive al direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale

Il sindaco (che si è rivolto anche al ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta e al ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao): "Segnalate alcune criticità nel sistema di rilascio"

Il sindaco, Leoluca Orlando, ha inviato ieri una lettera al direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, Francesco Paorici - e, per conoscenza al ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao ed al presidente dell’Anci, Paolo De Caro - con la quale segnala alcune criticità rilevate nel sistema di rilascio e gestione dello Spid.

“La recente introduzione dell’obbligo di accesso tramite Spid ai servizi online forniti dalla Pubblica amministrazione e, al suo interno, dagli Enti locali – scrive il sindaco - può rappresentare una straordinaria spinta affinché da parte di una larga parte della popolazione, così come delle pubbliche amministrazioni, si rompano gli indugi per un passaggio all’utilizzo di strumenti digitali moderni, efficaci e, soprattutto, volti a semplificare il rapporto fra i cittadini e le istituzioni”.

La transizione tecnologica necessaria per adeguarsi alla nuova previsione a Palermo si è conclusa, ad opera della Sispi e sotto la supervisione dell’assessore all'Innovazione, Paolo Petralia Camassa, l’attivazione di tutti i servizi online tramite accesso Spid. Già numerosi provvedimenti adottati durante e per la gestione della pandemia – sottolinea Orlando - hanno portato ad un notevole incremento degli utenti dotati di Spid, semplificando la gestione dei servizi ed unificando, anche tramite l’applicazione “IO”, l’accesso e il contatto digitale".

Nella nota, Orlando segnala due elementi di criticità relative al sistema di rilascio e gestione dello Spid. Il primo riguarda il mancato automatismo di riconoscimento della proroga della validità dei documenti di identità, che “di fatto impedisce a decine di migliaia di cittadini in tutta Italia di accedere ai servizi della pubblica amministrazione, sia che abbiano già fatto la Spid sia che tentino di farne una ex-novo”; problema risolvibile con un “plausibilmente semplice adeguamento del software” e la cui soluzione dovrebbe essere “quanto più possibile rapida, a maggior ragione nel perdurare di condizioni di incertezza circa l’evoluzione della pandemia e quindi dei provvedimenti di eventuale ulteriore proroga dei documenti già rilasciati”.

La seconda criticità segnalata -  la cui soluzione è legata ai rapporti fra l’Agenzia e i Gestori di identità digitale -  riguarda le modalità di rilascio delle nuove utenze Spid, che, pensate prima della pandemia, “appaiono oggi poco adeguate al grande sviluppo delle attività online avvenuto nel corso dell’ultimo anno”.

“Sarebbe opportuno – continua Orlando nella nota - che quanti più Gestori possibile si dotassero del sistema di autenticazione online tramite webcam e che lo offrissero gratuitamente”, così come sarebbe “auspicabile che da parte dell’Agenzia venissero fornite delle linee guida, se non addirittura una specifica e adeguata campagna di comunicazione ed informazione rivolta ai cittadini con strumenti di comunicazione digitali e analogici, affinché le modalità di attivazione e gestione della Spid fossero quanto più possibile conosciute fra tutti gli strati della popolazione, anche quelli che oggi scontano condizioni culturali ed economiche che ne rendono difficile l’accesso ai servizi digitali”.

“Il Comune di Palermo – conclude la lettera - si sta muovendo in questa direzione, conscio per altro delle peculiari condizioni socio-culturali di molti degli utenti dei propri servizi, ma sarebbero certamente auspicabili un impegno ed un’iniziativa in tal senso a livello nazionale”.

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