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La Sispi ai raggi x, Spallitta: "Rendere più efficienti i servizi"

La società che si occupa dell'informatizzazione per conto dell'Amministrazione, con un organico di 115 dipendenti, ha dichiarato per il 2014 un bilancio da 13 milioni di euro. La vicepresidente vicaria del Consiglio: "Spetta alla politica dare le giuste indicazioni per rendere per garantire ai cittadini la massima fruibilità dei servizi"

Tempo di bilanci per le società partecipate del Comune. Il Consiglio comunale, in vista dell’approvazione del Bilancio di previsione, ha avviato diverse audizioni, tra le quali quella relativa al Consiglio d’amministrazione della Sispi, così da poter fare il punto sulla situazione giuridica ed economica della società che si occupa dell’informatizzazione per conto dell'Amministrazione. "La società - spiega Nadia Spallitta, vicepresidente vicaria del Consiglio - è formata da 115 dipendenti (4 dirigenti con un costo annuo medio per ciascuno di 90-100 mila euro, 4 operai, 95 impiegati, 11 quadri) e dichiara un Bilancio consuntivo 2014 di circa 13 milioni di euro".

Tra le principali voci di spesa, spiega il consigliere del Mov139, ci sono costi per servizi pari a 3,5 milioni di euro circa (circa un milione e mezzo per spese connesse alle notifiche di verbali e multe, 60 mila euro per consulenze professionali, 300 mila per consulenze relative ad attività industriali, 700 mila euro per manutenzioni, 130 mila di compensi del collegio sindacale amministratori, 140 mila per attività di vigilanza, 180 mila per il servizio sostitutivo mensa), 190 mila euro per fitti passivi e 6 milioni e 300 mila euro circa per il personale.

Nadia Spallitta-2-2"Nel corso del dibattito - aggiunge la Spallitta (nella foto a destra) - sono emerse talune criticità, probabilmente legate più a scelte politiche che gestionali, come la scarsa trasparenza di alcune parti del sito istituzionale, la difficoltà di accedere agli atti deliberativi nella loro interezza o riguardanti la mancanza di una rete informatica di collegamento tra i vari assessorati comunali o tra l’Amministrazione e le diverse società partecipate. Ulteriori criticità, forse legate all’avvio di taluni servizi online, sono connesse - continua - con la funzione informatica dello Sportello unico, sia per le Attività produttive che per quelle dell’Edilizia (nel 2014 sono state presentate tramite internet solo 19 istanze di Scia, solo 9 istanze di agibilità, solo 10 imprese utilizzatrici dei servizi online, 37 istanze per agibilità connesse ad attività produttive, 139 autorizzazioni allo scarico, 1 istanza per scavi, 100 procedimenti edilizi, 1 comunicazione di emissione fumi in atmosfera). Altre voci - concludono - registrano dati più consistenti e confortanti".

"Dal dibattito in aula - continua Spallitta - è emersa, pur nel riconoscimento della professionalità dei dipendenti e dei dirigenti della Sispi e dell’importanza strategica che la società rappresenta per l’Amministrazione, la necessità di migliorare, aggiornare ed estendere i servizi online per garantire ai cittadini la massima fruibilità degli stessi, con contenimento dei costi, semplificazione dei procedimenti e riduzione dei tempi. Ritengo che la Sispi - continua - abbia al suo interno professionalità di spessore e di grande esperienza e che spetti alla politica dare le giuste indicazioni, soprattutto in settori nevralgici come quelli dell’edilizia e dell’urbanistica, che potrebbero servire a meglio monitorare il territorio avvalendosi dei sistemi a disposizione, per rendere più efficace ed efficiente l’informatizzazione della macchina comunale e l’acquisizione di dati utili - conclude - per una migliore conoscenza delle trasformazioni che riguardano Palermo".

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