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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Sindaco 5 Stelle, colpo di scena: si ritira Tiziana Di Pasquale

A poche ore dalle "graticole", il "talk show" che vedrà sfidarsi gli aspiranti sindaco, arriva il dietrofront della candidata che sarebbe vicina a Nuti: "Palermo e il suo gruppo di attivisti devono ripartire da zero". Rimangono in 4 i grillini che andranno al ballottaggio

Colpo di scena in casa 5 Stelle. A poche ore dalle "graticole" che questa sera vedrà sul palco del cinema De Seta i candidati alla poltrona principale di Palazzo delle Aquile, arriva l'inaspettato dietrofront di Tiziana Di Pasquale. L'ingegnere palermitano, molto vicino al deputato Riccardo Nuti, tra i favoriti nella corsa a sindaco, a sorpresa ha annunciato il suo ritiro. "Alcuni si porranno non poche domande su questa mia scelta, altri potrebbero perfino speculare o creare vere e proprie dietrologie, è bene spazzare via qualsiasi dubbio dall'inizio perché la realtà è molto più semplice di come alle volte la immaginiamo", scrive Tiziana Di Pasquale in un lungo post pubblicato dal blog "Rosalio".

"Da luglio 2016 avrei preferito un altro cammino per le amministrative palermitane, ho votato in assemblea affinché si facesse un percorso prima sul programma (e quindi sui contenuti) e dopo si sarebbe giunti alla scelta dei candidati tramite una selezione interna. La via era semplice, ma la strada da seguire è stata complicata da più parti. In questa vicenda, e come spesso accade nella vita, non si può distribuire il torto o la ragione soltanto da una parte. Oggi mi posso permettere di affermare che gli errori politici e di comunicazione compiuti dipendono da tanti, e sono disposta a prendermi eventuali responsabilità anche sulla mia persona, nonostante abbia lottato con tutta me stessa per evitare quello che oggi non mi permette di proseguire in questa competizione".

"Sono cresciuta - dice - all'interno del Movimento seguendo dei principi che hanno sempre avuto come fine ultimo la partecipazione nel territorio e non una candidatura, oggi la scelta più facile sarebbe competere fino alla fine, ma significherebbe ''tradire'' chi ha riposto in me quella fiducia necessaria per garantire un percorso sano del Movimento 5 stelle a Palermo. Quel tipo di cammino purtroppo oggi, in questo momento, non ritengo sia una strada da seguire: Palermo e il suo gruppo di attivisti, a mio avviso, hanno bisogno di rinascere e di ripartire da zero".

"Pochi giorni - prosegue - per scegliere se partecipare alle ''comunarie'' in pieno Ferragosto, poche ore per votare durante le festività natalizie e adesso poco tempo per riflettere, per fare la scelta ''giusta'' o comunque quella più coerente. Giovedì scorso sono stata convocata all'Ars insieme agli altri candidati per le ''sindacarie'' di Palermo in una riunione in cui ci hanno spiegato le regole della ''graticola'' che si svolgerà stasera al cinema ''De Seta''. Giancarlo Cancelleri, portavoce M5S, ha esordito ricordando a tutti noi candidati di cominciare a ragionare come una squadra, a prescindere da chi sarà il sindaco scelto".

Tiziana Di Pasquale continua: "Ho trovato illuminanti le parole di Giancarlo che hanno sciolto ogni indugio e perplessità che ho avuto in questi mesi di comunarie, sotterfugi, scorrettezze, o semplici incoerenze. Non è per nulla semplice descrivere questo cammino che è diventato un campo minato, ma ritengo sia doveroso farlo nel rispetto di quei cittadini di Palermo che sperano in un cambiamento, e soprattutto nel rispetto degli iscritti/attivisti del Movimento 5 Stelle che mi hanno scelta per rappresentare ideali che vanno tutelati oltre ogni candidatura o scelta di candidarsi. Oggi più che mai dovrei sentirmi parte integrante di un gruppo che dovrebbe avere un grande progetto, ambizioso, ''portatore sano'' di grandi competenze riorganizzare una città come Palermo, ''affamata'' di progetti e soluzioni che non siano rappezzi alle difficili realtà quotidiane".

"Questo 'variegato' gruppo ha superato il primo step di conferma delle comunarie, nonostante il travagliato cammino, che ha portato alla scrematura dei primi 37 nomi - spiega -. Questi nomi non hanno visto, a parer mio, l'ampio consenso di partecipazione che meriterebbe una competizione importante come questa. Siamo sicuri che tutte queste persone possano realmente rappresentare quel segnale di rottura dalla ''vecchia politica''? Siamo sicuri che alcuni non stiano soltanto cercando di cavalcare l'onda positiva del Movimento alla ricerca di una poltrona? Da diversi mesi mi sono interrogata sul fatto che a Palermo stesse prendendo piede un qualcosa più simile ad un ''Partito 5 stelle'', in netta contrapposizione allo storico Movimento 5 Stelle che ho conosciuto e in cui mi riconosco. Questa sorta di ''forma partitica del 5 stelle'' tende a disgregare e a dividere chi ha sempre lavorato per le idee e non per la visibilità".

"Trovo che ci sia una grande incoerenza in coloro che vogliono rappresentare il Movimento 5 stelle senza conoscerne i principi e screditando chi c'è da sempre, chi c'è stato, e chi ne ha fatto la storia - dice ancora - Dovrei dunque condividere il più importante dei cammini insieme a persone che non conosco, che non si conoscono tra loro, che non ho mai visto nella maggior parte dei casi e delle quali non conosco nemmeno le idee per questa città? Per chi non conosce bene il Movimento la parola ''attivista'' può sembrare ignota, attivista è chi dedica giorni interi, pomeriggi e serate, sottraendoli a famiglia o amici, per migliorare la realtà quotidiana intervenendo sul territorio in tutte le forme possibili: banchetti, pulizia degli spazi verdi, partecipazione di idee, studio, programmazione e tanto altro ancora".

"Come può chi non c'è mai stato, capire e farsi portavoce di questi ideali? - si domanda -. Come può definirsi attivista, chi definisce i banchetti sotto la pioggia «una raccolta punti? Come può definirsi portavoce di questi principi chi in questi giorni non ha fatto altro che scrivere, o far scrivere, sui social e a mezzo stampa frasi denigratorie nei confronti di quella che dovrebbe essere la propria squadra? Come può ritenersi parte di questo progetto chi è stato già espulso dal meet up di Palermo, che è stato ritenuto incandidabile per le elezioni politiche del 2013, e che oggi si erge a garante di democrazia del 5 stelle presentandosi in lista? Chi crede di poter fare tutto da solo, perché si ritiene il migliore o migliore di altri, da solo soccomberà, perché a mio avviso solo e soltanto il lavoro di una squadra compatta e competente può portare a significativi risultati". 

"Tutto questo mi ha portato a più ampie riflessioni, non voglio deludere nessuno, ma sono certa che chi mi ha voluta in questo percorso, e chi ha poi confermato la fiducia nel volermi come possibile portavoce del Movimento a Palermo, comprenderà la non facile decisione di non proseguire in questa competizione", dice. E conclude con la citazione di John Locke "Nulla produce nella mente dell'uomo un'impressione più positiva e profonda dell'esempio".

"Mi dispiace che Tiziana Di Pasquale si sia ritirata dalle Comunarie!". Così Igor Gelarda, il poliziotto-sindacalista tra i più votati alle Comunarie, ma che stasera alle "graticole" non sarà presente in quanto la legge glielo impedisce, commenta il passo indietro della Di Pasquale.  "Il segnale che ha dato Tiziana - scrive Gelarda in un post pubblicato su Facebook - è importante e deve indurci a riflettere circa l’esigenza di un clima di confronto sulle idee e non di scontro tra le persone. Il ruolo cui chi sta nel movimento deve aspirare è quello di portavoce, non politici, capi o leader. Una esigenza che colgo sempre più forte tra quanti desiderano spendersi per la città. Pertanto è un gesto che va interpretato come un atto di solidità e non di debolezza, e che trova tutta la mia solidarietà, umana oltre che da appassionato 5 stelle. E innamorato della città!".

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