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Le assunzioni a Sicilia e-Servizi, prosciolti Ingroia e Crocetta

L'indagine per abuso d'ufficio riguardava l'assunzione di 75 dipendenti della Sisev, società satellite, in violazione del blocco delle assunzioni. Chiusa l'inchiesta penale, prosegue quella contabile della Corte dei Conti

Si chiude con un'archiviazione l'inchiesta sulle assunzioni a Sicilia e-Servizi a carico dell'ex pm Antonio Ingroia, del governatore Rosario Crocetta e degli assessori regionali in carica nel dicembre 2013 . Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Fernando Sestito accogliendo la richiesta del pubblico ministero. Il caso si chiude dopo che un altro gip, Lorenzo Matassa, prima di astenersi, aveva respinto per due volta la richiesta di archiviazione.

L'indagine per abuso d'ufficio riguardava l'assunzione a Sicilia e-Servizi di 75 dipendenti della Sisev, società satellite, in violazione del blocco delle assunzioni. Con Ingroia e Crocetta erano coinvolti gli ex assessori Antonino Bartolotta (Infrastrutture), Ester Bonafede (Lavoro), Dario Cartabellotta (Agricoltura), Nelli Scilabra (Formazione), Michela Stancheris (Turismo) e Patrizia Valenti (Funzione pubblica).

Per il giudice Sestito: “Non risulta nella specie alcun elemento concreto che consenta di affermare che la finalità perseguita in via primaria attraverso l'assunzione in Sise di personale proveniente da Sisev non fosse quella - risultante con evidenza dagli atti di causa - di evitare la paralisi del sistema informatico della Regione, ma fosse quella di avvantaggiare i soggetti assunti ovvero di arrecare danno alla Regione Sicilia". Da qui l'archiviazione per gli indagati difesi dagli avvocati Giuseppe Gerbino, Nino Caleca, Marcello Montalbano e Vincenzo Lo Re.

Chiusa l'inchiesta penale, prosegue quella contabile. La sezione giurisdizionale d'appello della Corte dei conti, infatti, ha accolto nei mesi scorsi il ricorso della Procura contabile che si era opposta alla decisione con la quale Ingroia, Crocetta e altri ex assessori erano stati prosciolti. Un “proscioglimento” legato a un difetto di giurisdizione: non doveva essere la magistratura contabile, insomma, a occuparsi della vicenda, secondo i giudici.
 

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