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Il senatore Vizzini lascia il Pdl: “Prima di tutto viene il paese”

Secondo il politico palermitano, il Popolo delle Libertà sarebbe "un partito ormai dominato dai signori delle tessere che si contendono il dopo-Berlusconi"

Il Pdl perde i pezzi. Il senatore palermitano Carlo Vizzini ha annunciato questa mattina la decisione di lasciare il Pdl per passare nel gruppo dell’Udc. L'approdo è il partito socialista di Nencini, che gravita nell'orbita del centrosinistra. Una scelta che, secondo fonti bene informate, era nell’aria già da un po’ di tempo. Era da quest’estate che il senatore palermitano veniva indicato come uno dei “malpancisti” della maggioranza. Vizzini, che è anche presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, ha detto, secondo quanto si legge sul sito Repubblica.it, di uscire “in punta di piedi”, lasciando palesare una certa insofferenza verso “un partito ormai dominato dai signori delle tessere che si contendono il dopo-Berlusconi”.

 La decisione segue la lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, da parte di alcuni parlamentari della maggioranza che hanno esplicitamente chiesto al premier un passo indietro. "A me non piacciono i complotti – ha detto Vizzini -  ma è evidente che quando si balla sull'orlo del precipizio, prima di tutto viene il Paese. E allora oggi occorre un comune senso di responsabilità per un governo sorretto da una maggioranza più vasta. Sul modello tedesco, se vogliamo". E sulle sorti del Governo, il messaggio di Vizzini è chiarissimo:"Ognuno, per superare questa impasse, deve fare la sua parte. Anche Berlusconi".

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