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Domenica, 10 Dicembre 2023
Politica

"Caro ministro, ecco la scuola che vorremmo": gli allievi dell'Umberto scrivono a Bianchi

I ragazzi hanno lanciato su Change.org una petizione al titolare del Miur e hanno raccolto oltre 900 firme in 6 giorni. Hanno sintetizzato in dieci punti che ritengono "imprescindibili": dalla "libera espressione delle proprie inclinazioni" alla "valorizzazione della professione docente”

Si sono seduti attorno a un tavolo e hanno messo nero su bianco pregi e difetti della scuola, elaborando le loro proposte per cambiare ciò che non funziona. I ragazzi della quinta E 202/2021 del liceo Umberto I hanno così lanciato su Change.org una petizione al ministro Patrizio Bianchi e hanno raccolto oltre 900 firme in 6 giorni.

"Come molti altri studentesse e studenti italiani abbiamo sentito l’esigenza di riflettere sul sistema scolastico italiano e di individuare quegli aspetti della nostra Scuola considerabili, oggi, obsoleti e poco funzionali alla crescita dei giovani - spiegano gli autori nel testo della loro petizione - . Per tale ragione abbiamo chiesto ai nostri docenti di attivare un laboratorio di Educazione Civica attraverso cui abbiamo analizzato i punti critici del sistema scolastico italiano, soprattutto della scuola secondaria superiore. Per ampliare la nostra prospettiva, abbiamo condotto alcune interviste a soggetti privilegiati, docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, assicurandoci che lavorassero anche in regioni diverse dalla nostra, e ci siamo confrontati informalmente con altri studenti di altri istituti”.

Un lavoro che ha prodotto un totale di 10 proposte specifiche, incardinate su valori che gli studenti ritengono imprescindibili, ovvero la “centralità della persona: alunn* e docenti, la creazione di una personalità aperta, critica e autonoma, la libera espressione delle proprie inclinazioni e autodeterminazione del proprio futuro”. Ma anche “una scuola partecipativa ed interattiva, la valorizzazione della professione docente”.

Le proposte dei ragazzi: 

  • Superare della staticità della didattica, cioè “emancipazione della didattica dalla dimensione meramente quantitativa e dall’ossessione per il programma da svolgere, per abbracciare una didattica realmente basata sulle competenze e sulle abilità degli alunni”; 
  • Superare “la sterile valutazione numerica decimale, ovvero utilizzo di sistemi di valutazione meno legati al sistema decimale, che aiutino realmente gli alunni a prendere coscienza dei propri punti deboli e forti e li aiutino a migliorarsi senza indurre forme, spesso insane, di competizione”; 
  • Investire sull’apprendimento della lingua inglese investendo “nelle figure del conversatore, offrire corsi di inglese gratuiti durante i pomeriggi, aiutare i docenti ad aggiornarsi, incoraggiare gli scambi culturali utilizzando i gemellaggi anche attraverso la diffusione di piattaforme che lo consentono”; 
  • Far sì che la “‘specializzazione’ in un settore avvenga al terzo anno di liceo, con una più vasta e più moderna gamma di materie da cui poter scegliere”; 
  • Prestare “particolare attenzione all’attivazione di percorsi extracurriculari permanenti e gratuiti che abbraccino lo sport, l’arte, l’attualità, la musica, il teatro, l’apprendimento delle lingue comunitarie, ecc.; Ridare lustro “al mestiere dei docenti anche attraverso una seria formazione obbligatoria non lasciata sempre all’improvvisazione delle varie realtà territoriali, individuando dei nuclei fondamentali quali: l’uso del digitale, educazione civica, comunicazione, media literacy etc.”;
  • Proporre e promuovere “dibattiti, anche istituzionalizzando l’utilizzo del Debate in tutte le scuole, su tematiche di tipo sociale e politico, educare al senso critico e alla riflessione personale, allontanandosi da un tipo di educazione prettamente manualistico e mnemonico”;
  • Fare in modo che l’orientamento liceale “renda gli studenti realmente consapevoli del percorso formativo che li attende all’università, permettendo di avere una conoscenza di prima mano sulle materie di indirizzo”;
  • Introdurre “percorsi di educazione civica, finanziaria, ambientale e digitale con obiettivi precisi”, oltre alla sensibilizzazione verso “tematiche sociali quali chiaramente la mafia, il bullismo e il cyberbullismo, la violenza di genere e le differenze di genere, l’educazione sessuale e alla sessualità, l’ecologia e il razzismo”. 
  • Efficientare e potenziare l’edilizia scolastica affinché in ogni scuola vi sia “un efficace ed efficiente sistema di riscaldamento, di condizionamento dell’aria e i giusti spazi di sicurezza all’interno delle stesse classi, nonché il necessario materiale igienico-sanitario.” Si chiede anche di dotare ogni scuola di “biblioteche, videoteche, laboratori, aule magne/auditori e palestre aggiornate, funzionanti e aperte a tutti”. Infine, la scuola dovrebbe garantire “tutto il materiale necessario per la didattica a chi non può permetterselo, (per esempio istituzionalizzando il comodato d’uso) minimizzando, così, le disuguaglianze".
     
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