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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Villabate

"Scrutatori selezionati col trucco": le Iene a Villabate

Le telecamere di Italia 1 portano alla ribalta nazionale il pasticcio per la scelta degli scrutatori delle elezioni europee dello scorso maggio. Selezioni su cui grava il forte sospetto di pilotaggio. Il sindaco smentisce ipotesi di dimissioni poi fa dietrofront. All'interno il video

Villabate è ancora sotto shock. E' successo tutto in poche ore: le dimissioni del sindaco e dell'intera giunta e il servizio delle Iene. La vicenda è legata al caso degli "scrutinatori selezionati con il trucco" in occasione delle scorse europee del 25 maggio. A smascherare l'inghippo è stata l’inchiesta del giovane Ismaele La Vardera andata in onda su TeleJato con tanto di registrazione dello “sfogo” del consigliere Licciardi.

GUARDA IL SERVIZIO DE "LE IENE"

La Iena Matteo Viviani è andata a scoperchiare il vaso di Pandora riportandolo alla ribalta nazionale. Un testimone ha raccontato come è avvenuta l'estrazione degli scrutatori. A ogni nome è stato associato un numero, poi via via pescato dal sindaco o dal consigliere. "Prendevano un numero, ma lo aprivano tanto per aprirlo, ma nessuno lo guardava. Poi veniva estratto un numero che gli era stato suggerito. Ad esempio veniva preso il "54" e magari veniva detto il "621"". Anomalie confermate anche dal vice-segretario Ignazio Tabbone che a un certo punto ha anche bloccato la procedura.

"Alla fine dodici-tredici numeri non corrispondevano e all'interno di quella lista c'erano genitori o mogli di consiglieri comunali", ha confermato Paolo Corrao, consigliere comunale. Ma quei numeri sono stati estratti quando il sindaco non c'era? Lui, il primo cittadino ha sempre confermato che il responsabile del pasticcio sia uno dei suoi consiglieri, Enzo Licciardi. E qua entra in gioco la confidenza fatta dallo stesso Licciardi al giovane La Vardera, poi diventata di dominio pubblico grazie a una telefonata registrata. Qua vengono ammessi gli errori, con una puntualizzazione: "Se io devo pagare, pago. Ma se io devo pagare per te, tu paghi. Era stato concordato come fare lo scrutinio ed erano presenti pure gli impiegati e la funzionaria". Insomma: tutti sapevano prima cosa "c'era da fare".

Anomalie che trovano conferme anche in un verbale ufficiale. Sulla vicenda intanto indagano i carabinieri Il sindaco Francesco Cerrito davanti ai microfoni ha garantito: "Mai dato numeri a caso, quando è successo tutto io non c'ero. Dimissioni? Se cade la maggioranza me ne vado a casa".  In realtà poche ore prima che il servizio andasse in onda è arrivato il clamoroso colpo di scena. Il sindaco e l'intera giunta hanno infatti presentato le proprie dimissioni, messe nero su bianco in una nota inviata al Segretario generale, al presidente del consiglio comunale e ai carabinieri. Troppo facile pensare che i due eventi siano collegati.

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