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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Si alza lo scontro nel centrodestra, Razza a Miccichè: "Sulle nomine mai ceduto a logiche di bottega"

L'intervento dell'ex assessore alla Salute dopo la durissima polemica tra l'assessore forzista Falcone e il coordinatore degli azzurri in Sicilia. "Il governo ha scelto su una rosa di nomi selezionata da una commissione"

"Chi oggi parla di spartizioni, quando sedeva al governo della Regione, ha indicato i direttori generali delle Asp senza nessun criterio di merito. Noi, al contrario, abbiamo rispettato tutte le indicazioni del decreto Lorenzin e siamo andati ben oltre. Senza mai cedere a logiche di bottega".

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Lo scrive sulla propria pagina Facebook l'ex assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, entrando così nel dibattito sulle nomine nella sanità innescato dallo scontro tra il coordinatore di Forza Italia nell'isola, Gianfranco Miccichè, e l'attuale assessore all'Economia Marco Falcone.

Razza ha spiegato in un video l'iter seguito dal governo Musumeci per individuare i vertici delle aziende sanitarie siciliane: "Il decreto Lorenzin prevedeva una selezione dopo che i candidati fossero stati ammessi all'elenco nazionale dei direttori generali - dice -. Una commissione di tre persone ha effettuato dei colloqui e, secondo i criteri che furono dati dal governo regionale, ha inserito i candidati idonei in rose di nomi divise per: grandi aziende sanitarie, aziende sanitarie provinciali, aziende di medie dimensioni, aziende ospedaliere, Irccs e aziende policlinico-universitarie".

Razza infine evidenzia: "La scelta discrezionale il governo è stata fatta soltanto sulla base dei nomi che la commissione aveva ritenuto idonei inserendoli in quelle rose. La scelta finale, quindi, è avvenuta non su una platea vastissima o tra gli amici più stretti, come accadeva in passato, ma solo tra chi era stato giudicato idoneo a ricoprire quella funzione".

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