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"Salvini topo di fogna", leader leghista contestato a Villabate

Una trentina di giovani lo hanno accolto con cori, fischi e insulti: "Salvini e Renzi, basta chiacchiere e passerelle", recita uno striscione. Il leghista si trova a Villabate per sostenere la candidatura a sindaco di Paolo Corrao, della lista "Noi con Salvini"

"Salvini carogna torna nella fogna". Questa l'accoglienza riservata al leader della Lega Nord il quale, dopo le tappe a Gela, Marsala e Agrigento, è arrivato oggi a Villabate. Dove è andato a sostenere la candidatura del sindaco Paolo Corrao della lista "Noi con Salvini". Una trentina di contestatori, perlopiù giovani, lo hanno "accolto" a colpi di slogan, fischi, cori e insulti: "Salvini topo di fogna", "Villabate non ti vuole", "Leghisti politici ladri" e "Salvini come Renzi: basta passerelle e chiacchiere". (GUARDA IL VIDEO)

Durante il comizio, iniziato intorno alle 16 e al quale hanno assistito circa 200 persone, il primo affondo lo ha fatto all'indirizzo del Governatore: "Crocetta è un disastro per la Sicilia, basti guardare la sanità". E sulle sue dichiarazioni, a volte considerate ambigue e al limite della xenofobia ha commentato. "Mi accusano di essere razzista, ma dico solo che le case popolari, i posti di lavoro e i contributi per gli affitti prima vanno agli italiani. Mi sembrano parole ragionevoli. Il problema non è essere razzisti, ma aiutare prima la nostra gente. Il voto del 31 maggio serve anche per mandare a casa gente incapace come Crocetta e Alfano. Sono stufo di vedere gli anziani sfrattati - ha continuato - mentre lo Stato paga la colazione e la cena a migliaia di immigrati. Che se li portino a casa loro quelli che mi contestano".

La protesta si è svolta a pochi metri dal palco montato a Porta di Ponte. "Noi non dimentichiamo gli insulti contro la Sicilia". E ancora: "Salvini vattene, vattene in Padania" o "Leghisti corrotti", gridano i contestatori sventolando le bandiere della Trinacria. Umori diametralmente opposti a quelli registrati ad Agrigento, dove il numero uno del Carroccio si è dovuto concedere ai selfie richiesti dai presenti, muovendosi tra applausi e complimenti di ogni genere.

Salvini contestato a Villabate - foto Piero Longo

LA NOTA DI SEL - "Salvini dice di non volere trombati della politica nel suo movimento e di incarnare il cambiamento e la pulizia in Sicilia, ma intanto - ha dichiarato il coordinatore provinciale di Sel Palermo, Simone di Trapani - a Villabate candida a sindaco un ex consigliere comunale con due mandati alle spalle nel partito di Micciché e ha nominato coordinatore di 'Noi con Salvini' in Sicilia Angelo Attaguile, ex parlamentare Pdl vicino a Raffaele Lombardo. Sta imbarcando personaggi pescati nel mare torbido dell'ex Centro destra siciliano, da Forza Italia a Grande Sud, passando per gli ex lombardiani. Vuole incarnare il cambiamento e combattere sprechi e malaffare nell’Isola, ma poi appoggia chi in Sicilia ha governato negli ultimi vent’anni".

ORGOGLIO TERRONE - "Una presenza estranea che dal nord cerca di imporsi, per semplice opportunismo in Sicila. Con la creazione ad hoc di questa lista per la conquista del Centro e del Sud - scrivono alcuni contestatori riuniti sotto riunite nel gruppo "Orgoglio terrone" - si è posto l'obiettivo di rendere nazionale il progetto politico ereditato dal leader storico del partito Umberto Bossi nel tentativo di guadagnare un consenso mai avuto prima. In questo suo progetto i meridionali - si legge nella nota - sono soltanto cittadini da sfruttare, attraverso l'ottenimento di voti, per il raggiungimento di tale obiettivo. Adesso elogia noi meridionali, ma quando  era un semplice deputato della Lega Nord ci bistrattava con cori da osteria. In generale sappiamo bene cosa pensare dei giochi della politica. I volti cambiano - concludono - ma gli intenti della casta politica rimangono gli stessi e cioè il sempre maggior impoverimento dei più deboli e l'utilizzo di tutti noi come stupidi elettori".

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