Il monito di Crocetta: “Stipendi dimezzati o tutti a casa”
Lo ha detto il neo Governatore ieri sera nel corso della trasmissione Servizio Pubblico. D'accordo con lui anche il figlio di Raffaele Lombardo: "Farò una proposta per il taglio del 50%". Sul tema insistono i grillini
"Voglio dimezzare gli stipendi dei parlamentari. Diranno no? Allora ce ne andiamo tutti a casa". Questo il proposito del neo Governatore Rosario Crocetta lanciato ieri sera dagli studi di Servizio Pubblico, la trasmissione di Michele Santoro in onda su La7. E ancora: "Mi dimetto se fra tre mesi si continuerà a parlare sempre degli stessi sprechi".
Ma sulle questione indennità si aprono le prime “crepe” all’interno dell’Mpa. Il figlio di Lombardo, Toti, eletto a 24 anni nel collegio di Catania ha annunciato che farà subito una proposta per il taglio del 50% dello stipendio (leggi la sua intervista). Un’uscita che non è piaciuta al capogruppo del partito, Nicola D'Agostino. "Lo stipendio di un deputato è di 5 mila euro – ha affermato - e chi propone di tagliarlo del 50% è ipocrita. Non è logico diminuirlo, sarebbe poco dignitoso per chi fa politica in maniera seria".
Sul tema continua a insistere il Movimento 5 Stelle. “Conservo in una cassetta di sicurezza il video della trasmissione Ballarò durante la quale il presidente Crocetta ha promesso di tagliarsi lo stipendio del 50%. Spero mantenga l'impegno”, dice il portavoce dei 'grillini' Giancarlo Cancelleri.
"Chiederemo a tutti i gruppi all'Assemblea di ridurre a 2.500 euro lo stipendio del deputato, in attesa di approvare una legge in tal senso - spiega Cancelleri - pensiamo che la quota d'indennità riconsegnata dal parlamentare possa essere inserita in un apposito capitolo di bilancio da utilizzare per il microcredito alle imprese”.