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Rita Dalla Chiesa con Forza Italia: "Ma che ne sanno loro di quello che avrebbe pensato mio padre?"

Così sui suoi profili social la giornalista e nota conduttrice interviene in merito alle polemiche nate per la sua candidatura con Berlusconi: "In campo per portare mie battaglie dalla tv all'aula"

"Avviso per i naviganti. Non sto leggendo i vostri commenti. C’è chi lo fa per me (e prende nota degli insulti più’ pesanti e gratuiti). Riservate il vostro odio per voi stessi. Buon vento, invece, a tutte le persone che mi vogliono bene". Così sui suoi profili social la giornalista e nota conduttrice tv Rita Dalla Chiesa interviene in merito alle polemiche nate per la sua candidatura con Forza Italia in un seggio blindato, come capolista al proporzionale della Camera, nel collegio Molfetta-Bari, in Puglia.

Polemiche dettate dalla sua scelta di scendere in campo con Berlusconi e che tirano in ballo anche suo padre. In una lunga intervista concessa all'Adnkronos  la Dalla Chiesa sottolinea: ''Mia figlia mi ha proibito di andare sui social. Sono abituata alle cattiverie che mi scrivono, sono andata spesso dai carabinieri a denunciarli - confessa la conduttrice - ma che ne sanno loro di quello che avrebbe pensato mio padre? Che ne sanno se invece se mio padre non sarebbe stato contento di sapere che sua figlia ha deciso di battersi per i diritti degli altri?''.

Su come sia nata la sua candidatura con Forza Italia la figlia del generale Carlo Alberto, ucciso dalla mafia racconta: "Prima sono stata contattata dalla senatrice Licia Ronzulli che voleva sondare e capire se mi volevo candidare o no e poi ha chiamato il presidente Berlusconi. Forza Italia è un partito moderato, è sempre stata casa mia, sono quasi 40 anni che lavoro per Mediaset, se me lo avesse chiesto un altro partito probabilmente non avrei accettato''.

Cosa si prova a passare dalla tv alla politica? ''Da una parte mi spaventa molto - ammette la Dalla Chiesa nell'intervista - dall’altra mi dà la possibilità di fare quello che ho sempre fatto in televisione. Tutte le mie battaglie le ho sempre fatte in tv, se mi eleggono potrò finalmente farle da dentro e potrò dare il mio contributo e la mia esperienza di donna del popolo che gira per strada, perché io, a differenza dei politici, vivo nel mondo reale. Le persone si aiutano stando insieme a loro''. Non è la prima volta che a Rita Dalla Chiesa viene chiesto di scendere in politica: "La Meloni nel 2015 mi aveva chiesto di candidarmi a sindaco di Roma - racconta - ma lì avevo rifiutato perché era una candidatura che avrebbe fatto tremare chiunque. Governare una città come Roma è molto difficile. Adesso sono passati degli anni ed è una cosa diversa - continua la Dalla Chiesa - mi piace andare a parlare con la gente e la Puglia è una terra che amo moltissimo e dove passo moltissimo tempo. Ho anche lavorato in Puglia''.

Sulla coalizione di centrodestra la conduttrice aggiunge: ''Io sono con Forza Italia ma voglio molto bene sia alla Meloni che a Salvini. Sono persone con le quali in questi anni sono sempre andata molto d’accordo e sarò solidale con loro''. Commentando la valanga di critiche ricevute dalla leader di Fdi dopo la pubblicazione del video dello stupro a Piacenza, Rita Dalla Chiesa dice: "Sono sempre stata una che cerca di mediare e che detesta il dito puntato. Stanno attaccando la Meloni in tutti i modi possibili e immaginabili e questa la trovo una scorrettezza politica. La gente più che le dita puntate, le alleanze e le poltrone vuole avere dei contenuti. Io sono una donna del popolo, ormai se vai al supermercato ti rendi conto che c’è stato un aumento dei prezzi pazzesco. Le persone vogliono capire come fare ad arrivare alla fine del mese e serve una classe politica che si unisca per aiutarle ed è quello che cercherò di fare io nel mio piccolo''.

fonte Adnkronos

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