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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Liquidazione Riscossione Sicilia, esposto di Fiumefreddo: "Voto irregolare"

A due giorni dal votazione dell'Ars che ha deciso il futuro della partecipata e fatto decadere l'amministrazione delegato, la vicenda finisce in Procura: "Mancano 10 voti all'appello. Com'è possibile che il presidente Ardizzone non si sia accorto di nulla?"

Finisce in Procura il caso Riscossione Sicilia. L'Ars due giorni fa ha approvato la liquidazione della partecipata regionale e ha fatto decadere l'amministrazione delegato Antonio Fiumefreddo. Quest'ultimo però stamattina ha presentato un esposto-denuncia al procuratore Francesco Lo Voi, chiedendo l'acquisizione del verbale e della documentazione relativi alla votazione: "Si accerti se non si sia consumato il delitto di falso, atteso che alla votazione risultino presenti 61 deputati, ma dalla sommatoria dei voti contrari, di quelli favorevoli e degli astenuti, emerge che siano stati espressi 51 voti. Mancano 10 voti all'appello. Com'è possibile che il presidente Ardizzone, chiamato ad assicurare la regolarità dei lavori d'aula, non si sia accorto di nulla?". 

L'ormai ex amministratore delegato intende andare fino in fondo: "Ho scritto anche al ministro dell'Interno perché, giusti i poteri che la legge gli assegna, vigili se in Sicilia non si sia consumata, nella fretta di consumare una vendetta, una condotta gravemente lesiva dei principi costituzionali che regolano il funzionamento dell'ente. Ho scritto anche al presidente Crocetta perché impugni la legge, chiaramente sprovvista dei criteri di astrattezza delle leggi,e anche ai sensi dell'art. 127 della Costituzione essendo in presenza di una legge diretta contro un cittadino limitato nelle sue libertà costituzionali".

Già ieri, l'ormai ex amministratore delegato aveva pubblicato un video su Facebook per commentare il voto dell'assemblea regionale e criticare la scelta espressa dalla maggioranza: "Un agguato voluto per punire chi ha osato fargli notare che la legge si applica anche a loro. Lascio Riscossione in attivo, avendola risanata dopo 21 anni di perdite e avendo dimostrato che non ci sono santuari da proteggere".

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