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Rimpasto giunta comunale, Leonardi: "Tanti nomi e poche idee"

Parla di mancate risposte su temi come programmazione, gestione del personale, contratti di servizio dai costi esorbitanti. Il commento del capogruppo al Comune di Leva Democratica: "Per la Rap servono diplomati e laureati per alzare il tasso tecnico"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Auguri di buon lavoro ai nuovi assessori della giunta Orlando, ma nessuno pensi che questo basti a risolvere problemi che rimangono tutti sul tappeto". Così Sandro Leonardi, capogruppo di Leva Democratica a Sala delle Lapidi, commenta la nomina del nuovi assessori del comune di Palermo.

"Il vero lavoro - continua Leonardi - è quello della programmazione e non è stato nemmeno cominciato. Basta pensare al crollo della Vucciria, alla gestione del personale, a una cabina di regia usata come slogan pubblicitario per le conferenze stampa, ai contratti di servizio dai costi esorbitanti come quello di Rap e agli altri che ancora non si sa quando saranno prodotti. Nel momento di più bassa popolarità e in assenza di qualunque progettualità, il sindaco prima si scaglia contro Crocetta e poi fa un rimpasto che visto il livello precedente potrà fare soltanto meglio, anzi poteva essere più incisivo, ma che si scontrerà inevitabilmente con la debolezza di un sindaco che non ha alcuna voglia di pagare prezzi politicamente significativi per il bene della città".

"Con 8.000 dipendenti comunali - conclude Leonardi - senza contare le partecipate, di cui il 10% andrà via nei prossimi anni, pensiamo davvero di sostituirli con i dipendenti Gesip anziché fare un concorso per diplomati e laureati per aumentare il tasso tecnico, culturale e produttivo dell'amministrazione? Dobbiamo fare della Rap una azienda che funzioni e costi meno: questi sono i rimpasti che ci interessano".

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