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Nuovi impianti, raccolta differenziata e l'aiuto delle parrocchie: Crocetta vara il piano rifiuti

Il governatore siciliano ha presentato il suo progetto, che arriva dopo un'estate fatta di polemiche con i sindaci e incontri-scontri con Roma. Tra le idee, il coinvolgimento delle chiese dei piccoli comuni per la differenziata

Nuovi impianti, potenziamento della raccolta differenziata e un lavoro di squadra, che interessi Comuni, Regione e... Parrocchie. Il governatore siciliano Rosario Crocetta ha presentato il suo piano rifiuti. Un progetto che arriva dopo un'estate decisamente "calda", fatta di scontri con i sindaci e di un dialogo con Roma non sempre facile.

"Parliamo di piccola impiantistica diffusa - ha detto Crocetta - prevediamo due impianti da 200 tonnellate per Catania e Palermo e altri 5-6 impianti da 60-80 tonnellate per gli altri piccoli consorzi nell'Isola". Gli impianti sorgeranno in prossimità delle discariche già esistenti, lontano dai centri abitati. "Nel piano non c'è la parola termovalorizzazione - ha detto ancora il governatore - i meccanismi di 'valorizzazione' dei rifiuti sono molteplici, dalla gassificazione all'idrosoluzione. Noi vogliamo applicare la tecnologia più pulita. Questo, però, non significa che i termovalorizzatori sono esclusi. Se rispettano i limiti di tutela ambientale non saranno ostacolati".

Il cambio di passo, nel piano di Palazzo d'Orleans, non può prescindere dall'aumento della raccolta differenziata. Dal primo novembre non potrà essere conferito in discarica più del 50 per cento della frazione secca. E dal primo gennaio la percentuale scenderà a zero. ''Il tempo delle deroghe è finito - ha detto il governatore - La frazione secca equivale al 60 per cento del rifiuto e questo significa che per effetto di questo provvedimento raddoppiamo la vita delle discariche esistenti''.

Il decreto della Regione serve a bloccare la saturazione delle vasche e obbliga così le discariche a stringere accordi con gli impianti di termovalorizzazione esistenti in Italia, 43 in tutto, e all'estero. Una delle possibili soluzioni è quella di coinvolgere le parrocchie siciliane nella raccolta differenziata. Sul modello di quanto già avviene a Caltanissetta e Gela, dove si fanno carico della raccolta del materiale riciclabile. ''A Caltanissetta - ha spiegato - ad agosto sono state raccolte otto tonnellate di differenziata in una sola parrocchia. Si tratta di un progetto che stiamo affinando. Stiamo lavorando anche con l'arcivescovo di Monreale e cercando di coinvolgere le parrocchie dei comuni con le situazioni più critiche, come Carini e Partinico''.
 

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