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Deposito nucleare nazionale, Licatini (M5S): "Presenteremo le criticità legate al nostro territorio siciliano"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Sono sette le regioni indicate come aree potenzialmente idonee alla costruzione del deposito nucleare nazionale, a seguito della pubblicazione della CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee), in cui depositare le scorie radioattive che derivano non solo dalle centrali ormai dismesse, ma anche dai materiali radioattivi accumulati, e che si continuano ad accumulare, per scopi medici, per scopi di ricerca o ancora per materiali di utilizzo agricolo ed industriale. I siti individuati in Sicilia sono quattro nelle province di Palermo, Trapani e Caltanissetta. Tante le voci di dissenso, provenienti anche dalla politica. “Con la pubblicazione della carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, tra cui ahinoi anche la Sicilia, abbiamo assistito ad una comprensibile insurrezione dei territori – afferma la deputata nazionale Caterina Licatini. “La pubblicazione della CNAPI è solo il primo passo; non appena inizierà la seconda fase, ci facciamo garanti sin da ora del fatto che dovrà essere seguito un percorso trasparente, partecipato e condiviso che coinvolga i territori, soprattutto in relazione alle diverse problematiche di cui la nostra isola soffre come la mancanza di adeguate infrastrutture e il forte rischio sismico. E' ovvio – conclude – che presenteremo le criticità legate al nostro territorio siciliano in generale e a quello delle Madonie in particolare”.

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